Si è riunito nella mattina di sabato 26 ottobre il consiglio comunale di Clusone per parlare dei programmi integrati inerenti al complesso ex Mirage, Val Flesch e Collina San Giorgio. Il tutto è stato rinviato a giovedì viste le osservazioni poste dalla minoranza in merito alla nuova convezione fatta dall'amministrazione e ad un possibile danno erariale per il Comune. Si aspetta dunque un'osservazione legale scritta, la votazione si svolgerà dunque giovedì 31 ottobre. In merito alla zona Val Flesch si intende realizzare una struttura sportiva polivalente per l'ammontare di 2 milioni di euro. Gli introiti invece dell'ex Mirage verrebbero riconvertiti per la maggior parte nella riqualificazione di Viale Gusmini. Non sono mancate le osservazioni da parte delle minoranze. Giovedì dunque la votazione non si preannuncia serena.
Si svolgeranno questa sera, venerdì 25 ottobre, due importanti incontri sulla sicurezza dei cittadini in merito ai numerosi furti delle ultime settimane. Gli amministratori della Valle si incontreranno presso la Comunità Montana Valle Seriana a Clusone per confrontarsi soprattutto sulla questione della videosorveglianza. Una delle proposte dell'Ente infatti, che aveva già fatto un progetto ad hoc e che ha da poco fatto anche una variazione di bilancio per implementare l'opera, è quella di munire tutta la Valle in maniera uniforme di "cancelli elettronici", ovvero videocamere sia in uscita che in ingresso collegate con una centrale operativa che possano tenere sotto controllo il territorio e individuare macchine sospette o rubate. La comunità Montana prevede una spesa di poco meno di 300.000 euro e il progetto preliminare verrà presentato questa sera anche se quello che chiedono alcuni amministratori è una certa tempestività nella realizzazione del progetto, per fermare i malviventi che continuano ad operare anche in queste notti. A Gorno invece, sempre stasera alle 20.30, si svolgerà in oratorio un'assemblea pubblica tra i cittadini per capire come gestire al meglio il controllo del territorio.
Dal 2003 ad oggi a distanza di 10 anni, gli studenti frequentanti la classe prima degli istituti di istruzione superiore presenti sull'Altopiano Clusonese, sono calati del 60%. Infatti se nel 2003 si potevano contare ben 370 alunni , con il nuovo anno scolastico 2013/14 se ne contano 160. Un dato che ha dell'incredibile se pensiamo che a distanza di dieci anni gli indirizzi superiori in Valseriana compreso Lovere sono oltre 50, più del 50% del 2003 ma il problema sta proprio in questo. Con gli anni sono nati molti corsi di istruzione superiore che sono andati a indebolire le scuole dell'alta Valle Seriana, si sono creati molti doppioni soprattutto in media valle (Gazzaniga, Albino). Tutto questo ha portato a ridurre l'afflusso di studenti che dalla media e bassa valle salivano a Clusone. Ne è un esempio l'Istituto Tarcisio Pacati che nel 2012 è stato chiuso. Di questo passo altri istituti vedranno chiudere i battenti. Quest'anno il Liceo Scientifico Fantoni è partito con una sola classe prima, quando solo cinque anni fa le classi erano tre. E' proprio vero che lo Stato Italiano non trova fondi da investire per il futuro della nostra Nazione, perchè quando si parla di scuola si parla di futuro. (Diego Percassi)
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Si è tenuto nella serata di venerdì 4 ottobre presso l'auditorium delle scuole elementari di Clusone, un incontro presieduto dal Consigliere Regionale Jacopo Scandella, dal titolo"Questa valle ha un Futuro". Nell'incontro sono stati trattati temi quali la scuola, il turismo, il lavoro e i servizi sociali, quattro ambiti che nell'alta Valle stanno affrontando momenti drammatici sotto molti punti di vista. Secondo Iacopo Scandella, l'importanza di queste serate sta nel fatto che raccogliere testimonianze dai diretti interessati, aiuta a capire più da vicino i reali problemi da affrontare. "Questo è sempre stato il mio modo di lavorare fin dall'inizio" afferma Scandella, "incontrare e far parlare la gente aiuta il compito di noi Consiglieri Regionali a portare sul banco di lavoro i veri problemi". Nell'ambito della serata numerosi sono stati gli interventi sui quattro ambiti affrontati che hanno lasciato di che discutere ai numerosi presenti.
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Non tutti lo sanno ma entro la fine del 2013, visto il processo di riforma in atto, i comuni sotto i 3000 abitanti dei territori montanti dovranno accorpare le funzioni fondamentali. La normativa statale prevede infatti che i comuni sotto i 5000 abitanti in pianura e sotto i 3000 abitanti in montagna debbano gestire in forma associata le funzioni fondamentali attraverso l’unione o la convenzione. L’articolo 19 del decreto 95 ha ridefinito le funzioni fondamentali, che sono: organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; organizzazione dei servizi pubblici; catasto; pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale; pianificazione di protezione civile e coordinamento dei primi soccorsi; organizzazione e gestione dei servizi di raccolta e smaltimento rifiuti e relativi tributi; edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; polizia municipale e polizia amministrativa locale; tenuta dei registri di stato civile. I comuni dovranno gestire in forma associata tre di queste funzioni entro il 1° gennaio 2013 e le altre entro il 1° gennaio 2014.
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GAZZANIGA, INIZIATI I LAVORI PER RIPARARE AI DANNI CAUSATI DAL NUBIFRAGIO
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