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Raffica di furti nelle scorse notti a Gorno, in Val del Riso. I primi sembravano casi sporadici, ora invece pare che i malviventi agiscano con un piano organizzato. I primi fatti si sono registrati la settimana scorsa con un furto in un'abitazione privata in località Erdeno: in casa c'erano i due coniugi che sono stati addormentati.

Una tragedia si è consumata nella giornata di domenica 6 ottobre sulla ferrata Gamma 2 del Resegone. Secondo le prime ricostruzioni due alpinisti bergamaschi facenti parte del C.A.I. di Bergamo, Enrico Villa, 46 anni, presidente della Commissione Rifugi  e Domenico Capitanio, 72 anni, ispettore del rifugio Albani e Tagliaferri, mentre affrontavano la ferrata, sarebbero caduti per 270 metri morendo sul colpo. I due non davano notizie da sabato, ma l'allerta al Soccorso Alpino è stata data soltanto nella tarda serata di domenica. Nulla han potuto fare i soccorritori a causa del buio, così le ricerche sono partite nella prima mattina di lunedi 7 ottobre. I corpi sono stati poi recuperati in tarda mattinata. Le salme verranno composte nella camera ardente allestita per l'occasione al Palamonti, sede del C.A.I. di Bergamo.

 

 

 

 

Sono iniziati a gran ritmo il lavori per la messa in sicurezza sul tratto di strada SP 35 tra il Ponte Costone e l'ingresso del paese di Ponte Nossa. La zona interessata ai lavori è stata recentemente oggetto di caduta di massi soprattutto nel periodo di forti piogge. La Provincia di Bergamo ha voluto così intervenire stanziando fondi per la messa in sicurezza del tratto di SP35 provvedendo ad installare paramassi in grado di evitare che materiale franoso possa raggiungere la carreggiata sottostante. Nessun problema per il traffico, le due corsie sono state ridotte per evitare l'installazione di semafori alternati. 

 

 

 

 

Fatto decisamente tragico a Nembro dove, a distanza di poche ore, sono morti mamma e figlio senza che uno sapesse della morte dell'altro. La mamma, Gabriella Faccini di 69 anni, dopo una lunga malattia si è spenta mercoledì senza sapere che il figlio, Roberto Poloni, era stato ricoverato per una crisi circolatoria lunedì. Le condizioni di Roberto, 32 anni, si erano da subito aggravate così i medici gli avevano indotto il coma farmacologico senza che lui, a sua volta, sia potuto venire a conoscenza della morte della madre. Nella sera di giovedì anche Roberto è morto. La speranza, aldilà di ogni fede o anche in una prospettiva laica, è quella che madre e figlio possano almeno rincontrarsi e salutarsi dove sono ora. Tutta la comunità si è stretta intorno alle figlie rimaste senza madre e senza fratello nel giro di 24 ore.

 

In mille in Basilica a Gandino per dare l'ultimo saluto a Cristina Bosis tragicamente scomparsa martedì 1 ottobre. Cristina, 44 anni, era impiegata in Municipio e animatrice di molte iniziative a Gandino, tanto per ricordare nel 2006  fu promotrice della "Gustar Gandino . E' stata ricordata come una donna con un sorriso sempre acceso e con un forte spirito di altruismo verso i più bisognosi, in Comune infatti uno dei suoi compiti riguardava il rapporto con gli stranieri. Cristina lascia la figlia Giorgia, 14 anni, e tutti i familiari, attorno ai quali si è stretta con affetto l'intera comunità gandinese. La nostra redazione ricorda con  forte commozione la scomparsa di Cristina sempre disponibile anche nei nostri confronti. (Diego Percassi)


 

 

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