E' stato interrogato nella mattina di giovedì 13 marzo Isaia Schena, l'assassino di Madalina Palade, nella stanza dove si trova all'Ospedale Papa Giovanni di Bergamo nella sezione per pazienti in stato di fermo o arresto. Il 37enne autotrasportatore di Cene, assistito dal suo avvocato Roberto Bruni, non ha saputo dire altro che "Non me la sento di parlare". Se si pensava dunque di trovare il movente dell'aggressione che domenica notte ha causato la morte della 27enne romena, nulla di nuovo invece è emerso dall'interrogatorio del Gip Alberto Viti. Solo il giorno prima lo Schena agli inquirenti aveva detto "C'è stata una lite, come l'altra volta, che è degenerata". Ma quale sarebbe il movente di questa lite? Gli amici sapevano che Maddy sarebbe andata a Cene quindi si può ipotizzare che una volta raggiunto l'uomo la ragazza abbia trovato una situazione inaspettata ad accoglierla. Mentre chi indaga cerca di trovare le risposte il giudice ha disposto nei confronti del 37enne l'arresto con custodia cautelare in carcere. Le motivazioni riguardano il pericolo di reiterazione del reato e il pericolo di fuga. Schena andrà dunque in cella in via Gleno appena dimesso dall'ospedale. Intanto oggi si svolgerà l'autopsia sul corpo di Madalina che dovrà stabilire le cause della morte. La ragazza riporta un forte trauma alla testa, e diverse coltellate all'addome.
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Venerdì 14 marzo