Impianti fermi alla Tenaris-Dalmine e all'itera di Colzate, produzione sospesa anche alla ABB e alla Schneider Electric di Stezzano, mentre circa l'80% degli operai ha incrociato le braccia alla Brembo di Curno, alla Somaschini di Trescore e BFE di Albano sant'Alessandro: sono alcune delle adesioni allo sciopero di oggi proclamato per rivendicare il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici di FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL.
Da Bergamo e da altri centri della provincia sono partiti, questa mattina, quasi 600 lavoratori diretti a Milano per partecipare alla manifestazione che da Porta Venezia ha raggiunto Piazza Duca d'Aosta (foto). Per sabato 11 giugno, intanto, ricordiamo che sono previsti il blocco degli straordinari e tre presidi davanti alla Brembo di Curno, alla ABB di Dalmine e all'Itema di Colzate (termineranno attorno alle ore 9.00 del mattino).
"Dopo sei mesi di trattativa, siamo alla proclamazione del terzo sciopero per una situazione di stallo nelle posizioni di Federmeccanica, sostanzialmente ferme a quelle presentate in occasione del primo incontro di dicembre, in particolare al capitolo salariale" aveva commentato, alla vigilia della mobilitazione, il segretario generale della FIOM-CGIL di Bergamo, Eugenio Borella, che fa parte della delegazione trattante. "Si cambi passo alla trattativa: l'incremento di salario deve essere garantito a tutti i lavoratori metalmeccanici in modo che si permetta loro di recuperare il potere d'acquisto. Si deve anche discutere di orario di lavoro e di tutele venute meno a causa delle modifiche peggiorative introdotte dal Jobs Act".
Nella foto la manifestazione di oggi a Milano
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