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La casa, una cosa così prezioso, tanto difesa dai cittadini e dalla politica che tenta di limitare le tasse su quello che è un bene fondamentale. Una casa dovrebbe essere garantita a tutti, invece, la storia di Angela di Leo pare dimostrare i contrario. Domani, martedì 5 novembre, per Angela e i suoi figli, ci sarà l'ennesimo sfratto nel comune di Nembro in via Gennaro Sora 12. La storia di questa donna invalida al 100 % è una storia che vi abbiamo già raccontato: una storia di sfortuna o di ingenuità, non sta a noi giudicare, che l'ha portata a non riuscire a sostenere il pagamento dell'affitto visto il suo reddito limitato alla sua pensione e a quella della figlia (le uniche due entrare economiche visto che lei non può più lavorare). Quello che si può fare comunque è capire come una mamma sola possa restare in mezzo ad una strada con un figlio minore e una figlia disabile. "L'assistente sociale del comune - dice Angela - ci ha indicato come soluzione provvisoria una casa al 3° piano senza ascensore, quindi difficile da raggiungere per me e mia figlia che siamo malate, ma soprattutto riscaldata solo nella zona giorno. Io sono disposta a pagare un affitto in una casa decente con i soldi della mia invalidità ma non ho garanzie perché non ho una busta paga e anche le agenzie immobiliari mi chiudono le porte in faccia. Sono disperata, essendo del sud mi sento trattata come un'extracomunitaria". Domani a presidiare la casa dove vive, con lei ci saranno gli attivisti anti-sfratto, l'Unione inquilini Bergamo e i volontari dell'Associazione italiana "Diamo una mano" per un presidio di solidarietà che che solleciti l'immediata sospensione dello sfratto. Oggi inoltre, lunedì 4 novembre, Angela sarà in udienza per la sentenza definitiva in merito alla morosità dei pagamenti e al rapporto con il proprietario. Domani vi racconteremo di più. 

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