- COLERE - Non ha rispettato il divieto di svolgere attività sulla neve nel comprensorio sciistico di Colere così, un trentacinquenne bergamasco è stato sanzionato, nei giorni scorsi, dagli agenti del Corpo forestale dello Stato della stazione di Vilminore. L'attività di controllo della Forestale si svolge nel contesto dell'alto rischio valanghe sulle Orobie.
Nello specifico il 35enne non ha rispettato il divieto imposto da un'ordinanza del Comune di Colere, avventurandosi con uno snowboard in una zona impervia e pericolosa per possibili inneschi di valanghe. Tra l'altro, lo stesso sciatore ha avuto bisogno del servizio soccorso piste per allontanarsi in modo sicuro dalla zona di pericolo. Il suo è uno dei casi, fortunatamente senza conseguenze, che si possono verificare in questo periodo a causa del pericolo di valanghe. E questo è anche uno dei molteplici servizi di controllo che stanno svolgendo le pattuglie della stessa Forestale sulle nostre montagne.
Il commissario capo Amerigo Filippi del comando provinciale della Forestale raccomanda la massima prudenza, in quanto "la pratica dello scialpinismo, dello sci fuori pista ed escursioni con racchette da neve, sono tra le prime cause che possono provocare le valanghe per la presenza diffusa di lastroni soffici, talvolta poco visibili. Attualmente il pericolo di valanghe sulle Orobie è classificato come marcato, ovvero di classe 3 in una scala da 1 a 5. Pertanto tutti i fruitori dei comprensori sciistici sono invitati a consultare i bollettini Meteomont prima di ogni escursione su luoghi innevati".
Il corretto comportamento di ogni appassionato della pratica dello sci, oltre a prevenire problemi per l'incolumità personale, è importante anche per la sicurezza pubblica. Le norme sono chiare e vigenti da anni, come la legge 363 del 2003 che, oltre a prevedere sanzioni amministrative fino a 250 euro, rende obbligatorio anche di munirsi di appositi sistemi elettronici (detti Arva) per garantire idonei interventi di soccorso.
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