Dopo i due deboli episodi nevosi dei giorni scorsi accompagnati anche da temperature un po' rigide, sono ritornate le piovose perturbazioni atlantiche. L'alta pressione delle Azzorre rimane ancora "confinata" in Alto atlantico, favorendo così il transito di alcuni fronti perturbati di origine atlantica, dunque non freddi ma con apporti precipitativi anche moderati.
La neve è scesa copiosa sui nostri Monti, con quota neve stavolta più alta della precedenti, oltre i 1000 metri. Il primo fronte atlantico è transitato nello scorso fine settimana, con piogge nei fondi valle e neve moderata tra i 1200-1300 metri di quota. Clima non freddo, favorito dalle correnti miti oceaniche che accompagnano i diversi fronti perturbati.
Il secondo fronte perturbato è in transito già dalle prime ore dell'alba di stamane, con precipitazioni dapprima deboli poi più consistenti. La neve cadrà oltre i 1000 metri, con accumuli stimati attorno ai 20 cm. se non oltre.
Dalla serata il fronte perturbato si allontanerà verso est, favorendo già le prime schiarite. Tempo che andrà migliorando ulteriormente nella giornata di martedì 12 gennaio, accompagnato anche da un forte aumento delle temperature.
Temperature miti tra martedì 12 e mercoledì 13 gennaio, con massime oltre i 10°C e minime tra 1-2°C ( dati stimati per la località di Ranica). Zero termico diurno oltre i 1600 metri moderati tra Ovest e Nord-ovest.
Giovedì 14 gennaio un nucleo di aria gelida si staccherà dalla zona artica nei primi giorni della settimana, interessando buona parte del Vecchio Continente. Nella giornata di giovedì il fronte artico potrebbe raggiungere la bergamasca con precipitazioni nevose a quote basse. Un'evoluzione incerta, con i Centri di Calcolo da giorni in severa difficoltà.
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei Centri di Calcolo, sarà solo l'inizio di una fase molto gelida si spingerà fino all'inizio della prossima settimana. Neve e gelo potrebbero far la voce grossa per alcuni giorni. Seguiremo passo passo.
Porro Fabio
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