Preoccupante la situazione meteorologica che si sta dilungando da almeno un paio di mesi, senza alcuna precipitazione di rilievo. L'Alta pressione oceanica ha ormai messo le "radici" su 8000 chilometri di territorio europeo, elargendo temperature molto miti specie tra Francia e Spagna.
In alcune località spagnole, specie sulla costa Blanca, si sono registrate temperature massime di oltre 25°C. Qui da noi non si sono raggiunti valori così elevati nemmeno al Sud Italia, ma siamo oltre di 8-9°C sopra le medie stagionali.
La compattezza del Vortice Polare (massa d'aria gelida presente al Polo Nord) non permette a nessun fronte freddo di scendere verso le nostre latitudini. Mentre in pieno Atlantico le perturbazioni sono "deviate" verso il Regno Unito ( dove in Scozia è già scesa la neve), con venti tempestosi e precipitazioni importanti.
Meteo che non cambierà almeno fino a martedì 22 dicembre, sempre con buon soleggiamento, qualche banco nebbioso in più e soprattutto temperature elevate per la stagione in corso. Massime che ritorneranno sopra la soglia del 11-12°C (valori stimati per Ranica) e minime oltre i 4-5°C.
Stasera gli ultimi aggiornamenti del modello matematico europeo ECMWF, ci danno una "speranza" precipitativa subito dopo le Festività natalizie. Le prime "avvisaglie" di un benevole ritorno stagionale, le avremo già nella giornata di Santo Stefano, mentre le vere precipitazioni dovrebbero arrivare tra il 27-28 dicembre.
Sarebbe proprio opportuno un ricambio d'aria, per spazzare via gli inquinanti al suolo e ridare un po' di "smalto" alle nostre Montagne in "versione" autunnale.
In attesa di conferme "invernali", vi aspetto nel mio prossimo editoriale.
Porro Fabio
Nella foto il Monte Secco
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