Continua l'anomalia precipitativa e termica anche ad inizio dicembre, con una nuova rimonta anticiclonica favorita dall'assenza di seri transiti perturbati. Il passaggio di "consegne" tra il mese di Novembre e quello in corso, è avvenuto senza "scomodare" nessun vento gelido. Le grosse depressioni rimangono sempre sul Nord Europa, dove piove abbondantemente e soffiano venti sostenuti.
Il freddo rimane "ancora" sulla Russia europea, con nevicate "generose". Gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali propongono un ulteriore rinforzo dell'alta pressione oceanica in sede Mediterranea, ma con alcune piccole "smagliature". Nel fine settimana un fronte atlantico cercherà di "scardinare" la cupola anticiclonica, ma gli effetti precipitativi sulle nostre valli saranno irrilevanti.
Quando un fronte perturbato "viaggia" in un campo di Alta pressione ben strutturato come in questo caso, le precipitazioni si possono ridurre o anche "svanire" nel nulla. Avremo un po' di nuvolaglia tra sabato 5 e domenica 6 dicembre, ma che poi andrà dissolvendosi velocemente. Le temperature subiranno una moderata flessione, con le massime che dai 13-14°C dei giorni scorsi scenderanno momentaneamente sotto 7-8°C (valori stimati per Gandellino).
Anche le minime risentiranno del debole ricambio circolatorio, passando dai 4°C ai -1°C. La scarsa ventilazione favorirà il ritorno a foschie e nebbie nei fondi valle. La mancanza della neve sta causando forti disagi agli operatori turistici. L'inversione termica nei prossimi giorni metterà a rischio il lavoro fatto dai cannoni spara-neve. Le temperature in presenza di un campo di Alta pressione, saranno più basse nei fondi valli che in cima alle nostre montagne.
A quando una svolta invernale?
Solo da metà mese secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali.
Fabio Porro
Nella foto l'Altopiano Selvino-Aviatico
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