I libri si possono dividere in due categorie principali. Quelli che dobbiamo leggere, per accrescere la nostra cultura, approfondire aspetti che stiamo studiando o che ci stanno a cuore e quelli che dobbiamo assolutamente evitare. Il panorama letterario nazionale sta ampliando sempre di più il catalogo dei Best Ial, che non hanno nulla a che fare con i Best Sellers. Sono proprio delle bestialità sgrammaticate e prive di struttura narrativa. Costituiscono un ottima alternativa al gas metano e i fortunati possessori di caminetti o stufe a legna li possono utilizzare come elemento di accensione per il fuoco domestico. Nella prima categoria si dipartono invece numerosi piccoli rami che accrescono le fronde sempre piuttosto spoglie della buona letteratura. I margini di questo immaginario albero sono costituiti da libri che richiedono uno sforzo particolare. Bisogna essere capaci di rimanere in equilibrio su parole e concetti che fanno vacillare la nostra coscienza e che ci spingono a dondolare pericolosamente su bordi dove normalmente non vorremmo mai avvicinarci. Bambole di pezza, del bergamasco Antonio Regazzoni, è un colpo di scure piazzato con forza nel solido tronco.
È un dolore descrittivo che ci impedisce di girare lo sguardo mentre scivoliamo distrattamente nelle arterie che lambiscono il nostro capoluogo e fingiamo di non vedere i corpi poco vestiti di ragazze che li offrono a poco prezzo.
L'amore in saldo è sgraziato. Un outlet dove non è esposto alcun cartello di divieto. Si può guardare, toccare e portarsi appresso pure il proprio cane. Ciò che la coscienza chiede è di poter scendere dall'auto per andare a fare quattro passi attorno all'improvvisato e malmesso luogo di alcova.
Antonio Regazzoni riesce a imprigionare la paura che queste donne tengono nella borsetta, insieme a rossetti, smalti e ombretti che servono per disegnare la maschera da pagliaccio con cui le bambole vanno in scena ogni sera. I libri forti vengono scritti con parole che gli occhi non vogliono leggere e con suoni che le orecchie non vogliono sentire. Antonio Regazzoni si mette a strillare nel centro della piazza, incurante delle finestre che si chiudono e che cercano di respingere gli assalti verbali che scavalcano le trincee del perbenismo. È un fante impavido. Un guastatore, pronto a minare i ponti della nostra finta moralità.
Bambole di pezza è il racconto di un uomo che si accorge, mentre le sue giornate lavorative volgono al termine, che mentre lui è impegnato a costruire muri e case, un quartiere urbano fatto di anime fragili si sta sgretolando e non c'è nessuna possibilità di restauro per corpi continuamente deturpati. Le bambole di pezza di Regazzoni ricordano la piccola fiammiferaia. La luce di un ultima fiammella riesce a far vedere al lettore che l'ombra di queste donne non ha perso completamente la propria dignità.
BAMBOLE DI PEZZA
Di Antonio Regazzoni
ed . MARNA. Euro 15,00
Codice ISBN 9788872036020
Si consiglia di leggere il libro accompagnandolo con esercizi di respirazione e tecniche di apnea.
Successivamente, giunti al capitolo finale, è possibile abbinare un bicchiere di Satiro 2001 di Tallarini, minestra di farro con olio del frantoio di Monastero
A cura di William Amighetti
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