"Avvento dello scrittore": rubrica che anticipa il Natale con un pensiero di pace, o un augurio di speranza, firmato dagli autori che ci hanno già regalato un intervista o a cui abbiamo dedicato una recensione nella sezione cultura del nostro giornale.
Buon Natale, figlio mio
di Gabriele Cecchini
La tua meraviglia mi stupisce ogni volta, lo sai? C’è ancora chi riesce a meravigliarsi in questo mondo, dico così quando torno da casa tua; e via che mi metto a scrivere queste righe che forse leggerai quando sarò morta. Una madre in fondo ha sempre il dovere di rinchiudere i pensieri in un piccolo scrigno, da aprire un Natale di chissà quale anno o magari mai. Trattenere sempre, lasciare andare mai. Una madre è un lago, più che un fiume, un piccolo lago dalle acque lucenti. Credo sia questo il senso profondo dell’essere madre, del donare la vita: avere il pensiero di difendere il bene del figlio prima che il proprio. Non sempre ci si riesce, quello scrigno a volte non lo si trova o si perde la chiave o peggio si apre all’improvviso e allora sono guai.
Manca poco a Natale, come volano le giornate e le stagioni. Ma tu non cambi, sei sempre lì ad aspettarmi, a darmi due, tre cose da fare per qualche tempo, per farmi sentire utile, so che potresti farle da te, e ti ringrazio per questa premura nei miei confronti. Sei un buon figlio, lo sai? Questo invece te lo dico sempre, l’amore non può stare sotto chiave, ha bisogno di prendere corpo e investire le persone. Tante madri fanno questo errore, di lasciarlo dentro lo scrigno senza confessare mai i propri sentimenti.
Mi aspetti ogni sabato alla fermata dell’autobus con il sorriso sulle labbra, e mentre parlo hai quell’espressione sorpresa, meravigliata, gli occhi attenti, come se le cose che ti racconto fossero storie di viaggi e avventure mirabolanti, mentre non sono altro che parole di poco conto, spesso ripetitive, non sono nulla. Sono gli occhi di quando eri bambino e non ti stancavi mai di ascoltarmi. Comunque ti ringrazio per questa premura, non è facile mettere da parte i problemi e concentrarti su di me.
Mi è venuta un’idea! Invece delle solite frasi di circostanza potrei metterti questo biglietto assieme al regalo di Natale che ti farò. Credo che queste poche righe possano uscire dallo scrigno!
Ho deciso, farò così.
Buon Natale, figlio mio.
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