Se la fede, quella cristiana, caratterizzata da apparizioni e storie che sopravvivono ai secoli, si trova in ogni parte della Valle Seriana con santuari e luoghi di culto che spiccano sia per bellezza artistica che per devozione popolare, c'è un luogo dove i segni della divina provvidenza sono stati particolarmente generosi. Stiamo parlando di Casnigo, comune della Val Gandino, che vede la presenza di ben due Santuari a poche centinaia di metri uno dall'altro.
LA SANTISSIMA TRINITA'
Percorrendo la strada dopo il centro abitato di Casnigo, a pochi minuti di auto - anche se molti devoti lo raggiungono a piedi - si trova il Santuario della Santissima Trinità, in una posizione panoramica privilegiata: basti pensare che nelle giornate più limpide, non solo si può ammirare l'estensione della Valle Seriana, ma si può vedere il bagliore della guglia del Duomo di Milano con la Madonnina. Il Santuario ha una storia antichissima, probabilmente già esistente come luogo di culto 2000 anni prima di Cristo, è stato santuario celtico e romano diventato poi cristiano ed edificato a partire dal 1300. Diverse le fasi di costruzione, almeno tre, tutte identificabili nelle opere artistiche e architettoniche contenute nella chiesa. Sulle mura si possono notare affreschi databili a fine 1400, di particolare importanza un elemosiniere del 1100 recuperato per il santuario; guardando verso l'altare colpisce il magnifico polittico dei Marinoni anche se a rapire l'interesse dei visitatori è l'opera dipinta che interessa la zona dell'altare e del presbiterio, da molti definita la "Cappella Sistina della bergamasca": stiamo parando del Giudizio Universale di Cristoforo Baschenis il Vecchio, completato poi dal nipote Cristoforo Baschenis il giovane. Da non dimenticare il gruppo statuario dei Magi riferibile alla prima metà del 1500, che caratterizza questo Santuario come luogo per eccellenza di culto dei Magi: sono qui conservate infatti le uniche reliquie dei magi presenti in Italia (escluse quelle che si trovano a Sant'Eustorgio). La tradizione vuole infatti che sin dalla notte dei tempi i Magi, impersonati da tre figuranti misteriosi, scendessero a piedi dal Santuario in processione verso il paese e che il 6 gennaio donassero sul sagrato della chiesa ai bambini dei frutti di stagione. Questa usanza continua tutt'oggi, insieme alla processione, attirando sempre numerose famiglie da tutta la Valle.
LA MADONNA D'ERBIA
Salendo dopo il Santuario della Santissima Trinità, sia a piedi che in auto, si incontra il Santuario della Madonna d'Erbia, posto anch'esso in una posizione panoramica unica a circa 800 metro d'altitudine con un'ampia visione delle Orobie della Valle Seriana. Meta di pellegrinaggio in qualsiasi periodo dell'anno, grazie anche ai numerosi sentieri che lo raggiungono, è il luogo a cui i casnighesi sono più affezionati, viste le due apparizioni avvenute lì dove è stata edificata la chiesa in onore della Madre di Gesù. Tradizione vuole che la Madonna apparve la prima volta il 5 agosto 1550 e la seconda volta il 6 agosto 1839. La chiesa risulta abbastanza spoglia ma significativa è la presenza dell'ultima veste talare indossata da Papa Giovanni Paolo II la domenica delle Palme nell'ultima sua apparizione pubblica prima della morte. La veste è stata donata a Mario Franchina, di Casnigo, per i buoni rapporti che aveva con il Pontefice: Franchina a sua volta ha donato la veste al Santuario in modo che tutti possano venerarla. Tantissimi poi gli ex voto presenti nella chiesa a testimonianza dell'immensa devozione che ha sempre interessato il Santuario.
Due luoghi di fede in cui si recupera un senso di pace e di tranquillità lontani dalla confusione del vivere moderno: il Santuario della Santissima Trinità e quello della Madonna d'Erbia meritano una visita, meglio ancora se raggiungi a piedi ammirando la natura che li circonda.