Natura, sport e divertimento da sempre vanno di pari passo in Valle Seriana in un territorio capace di offrire proposte per tutti i gusti. Grazie alla pista ciclo-pedonale è possibile percorrere tutta la Valle da Ranica a Valbondione attraverso un percorso di diverse decine di chilometri segnato dal fiume e immerso nel verde. Il tracciato, a detta di molti, si configura come uno dei più bei percorsi della Lombardia.
Insieme al Fiume Serio costituisce il vero trait d'union del territorio valligiano, estremamente variegato, offrendo al turista la possibilità di abbracciare ambienti e skyline diversissimi. L'assenza di dislivelli cospicui, la praticabilità del tracciato, in terra battuta o asfalto, rendono la ciclabile adattissima alle famiglie o a chi desideri fare sport.
Trekking e mountain bike sono le attività più praticate; ma anche una semplice passeggiata domenicale con la possibilità di sostare nei diversi parchi che si incontrano sul tragitto attira, soprattutto in estate ed in primavera, numerose famiglie con amici a quattro zampe al seguito.
La pista ciclo-pedonale è diventata nel tempo un vero e proprio punto di riferimento per i valliggiani che vogliono stare all'aria aperta, ma anche per chi da fuori raggiunge la Valle Seriana per godere dei paesaggi e del relax.
Attraverso la pista ciclabile è possibile poi intraprendere i singoli percorsi limitrofi che attraversano i comuni e le località che si sviluppano ai lati del fiume Serio dando la possibilità di scoprire le bellezze artistiche e culturali
IL TRACCIATO RANICA - COLZATE
Il ramo principale della pista ciclo-pedonale si sviluppa tra Ranica e Clusone per una lunghezza totale di 31,5 km seguendo il corso del fiume.
Da Clusone poi si può intraprendere il tracciato dell'alta Valle: Piario - Villa d'Ogna - Ardesio e Gromo - Valbondione.
In questo numero vi proponiamo la prima parte dell'itinerario da Ranica a Colzate.
3 PUNTI DI PARTENZA
Saliamo dunque in bici ed imbocchiamo la ciclabile: abbiamo a disposizione 3 punti di partenza. Da Ranica, dal parco pubblico di via Conciliazione, presso la fermata della tramvia; da Villa di Serio parcheggiando l'auto al centro sportivo di via P.Cavalli, attraversiamo il parco e allacciandosi alla ciclabile proveniente da Alzano Lombardo. Se intendiamo partire da Alzano Lombardo, dalla stazione TEB attraversiamo Piazza Caduti Nassiriya e voltiamo a destra per proseguire sul ponte verso sinistra, oppure percorriamo via IV Novembre fino alla rotonda e poi, mantenendo la destra e seguendo le indicazioni per Villa di Serio, attraversiamo la strada, inoltrandoci nel parco da cui ha inizio la ciclabile.
Nei pressi delle opere di presa della Roggia Borgogna, percorriamo un breve tratto asfaltato a margine della strada provinciale. Immediatamente più su riprendiamo il percorso sterrato. Giunti sotto il viadotto della superstrada, prima di attraversare il torrente Gavarnia, alla nostra destra noteremo l'inizio della ciclabile che conduce a Gavarno. Proseguiamo diritti lungo un breve tratto asfaltato: giunti ad un ponte ciclabile con una struttura metallica da cui parte la deviazione per Nembro e per la ciclabile che si sviluppa sulla sponda opposta, proseguiamo diritti imboccando il sottopasso del ponte romanico di Gavarno. Attraversato il torrente Vallogno, torniamo su un fondo sterrato e continuiamo, costeggiando il fiume, sino alla passerella Crespi. Qui la ciclabile di sponda destra rientra sul tracciato principale.
Continuiamo sino al Parco Don Bosco di Pradalunga. Dal Parco Don Bosco di Pradalunga continuiamo a risalire il fiume, passando sotto al Santuario di San Rocco, fino ad arrivare ad Albino, in corrispondenza del quale attraversiamo un ponte romanico.
DA ALBINO UN PERCORSO UNITARIO
Le rispettive diramazioni che provengono da Ranica, Villa di Serio ed Alzano Lombardo s'intersecano in diversi punti fino ad Albino. Da qui il percorso procede in forma unitaria sino a Clusone.
Ad Albino, attraversata la strada, procediamo con il Serio alla nostra destra, sino in località Prato Alto dove a 10,5 km dalla partenza, grazie ad un ponte in legno potremo varcare nuovamente il fiume. Prima di farlo dirigendoci verso Cene, avremo la possibilità di procedere ancora 200 metri e visitare l'area naturalistica di Prato Alto.
Percorriamo ora la sponda di Cene: proseguiamo attraversando un parco giochi e, sulla strada ordinaria, seguiamo Via Capitanio sfruttandone i marciapiedi fino al suo termine, dove la ciclabile riprende all'interno di un parco giochi. Continuiamo sino ad un attraversamento stradale. A questo punto ci sono due opportunità: attraversata la strada, proseguiamo lungo Via Bellora e percorriamo un tratto retrostante la manifattura tessile; oppure, oltre l'attraversamento pedonale imbocchiamo la passerella che conduce sulla sponda di Gazzaniga, percorrendola sino al Giardino Geologico e dopo il sottopasso, ci immetteremo su Via Salici. Si tratta di una strada interna poco trafficata: percorriamola verso destra sino all'altezza di un parco giochi, e qui svoltiamo a destra nel sottopasso che porta sul ponte carrale di Via Bellora. Appena oltre il ponte imbocchiamo a sinistra Via Asinina. Qui le due varianti riprendono un unico percorso.
La via costeggia un canale e poi il Serio. In corrispondenza della passerella ciclopedonale, attraversiamo il fiume. Poco oltre scendiamo verso il sottopasso della provinciale, svoltiamo a destra e costeggiamo il cimitero di Fiorano al Serio; da qui il percorso si allontana dal fiume, pur restando sempre in sede propria. Attraversata l'area sportiva e percorso un marciapiede, riprendiamo la ciclabile che si insinua tra due muri sino a quando si affianca ad un canale. Grazie ad una passerella accederemo al parco della Buschina e continueremo oltre attraversando anche il fiume. Proseguendo si raggiunge lo svincolo per la pista ciclopedonale della Val Gandino. Ora, svoltando a sinistra, costeggiamo il Serio per oltre un chilometro, transitando a margine di due maneggi.
Si procede ora in sponda sinistra sul limitare di ampi prati e piccole boscaglie sino ai piedi della boscosa scarpata che sale all'agro di Casnigo; si riattraversa il fiume e si arriva nei comuni di Vertova e Colzate ai piedi del suggestivo Santuario di San Patrizio.
DA COLZATE ALL'ALTOPIANO CLUSONESE
In media Valle Seriana ci immettiamo sulla pista ciclopedonale a Colzate proprio all'incrocio semaforico con la strada provinciale che conduce in alta Valle e, superato il fiume Serio, percorriamo la ciclabile che utilizza ora il vecchio tracciato della ferrovia della Valle Seriana posizionandosi sulla sponda destra del fiume, lontano dalla trafficata provinciale.
Sottopassato un ponte la pista diviene asfaltata, si affianca alla ex statale e la segue sino alle prime case di Ponte Nossa: svoltando a destra imbocchiamo la deviazione per la ciclabile della Val del Riso.
A Ponte Nossa, ci riportiamo sulla sponda sinistra del fiume e, passando alle spalle della zona artigianale, raggiungiamo una valle laterale. Passato il ponte nei pressi della chiesetta di San Bernardino, abbandoniamo progressivamente il Serio salendo verso l'altopiano di Clusone e oltrepassando la vecchia stazione di Ponte Selva nel comune di Parre.
Superato il tratto nel comune di Ponte Nossa, ci inoltriamo nella pineta sino alla località Busgarina.
Dalla rotatoria per Piario nella località Pineta di Clusone è possibile collegarsi alla ciclovia dell'Asta del Serio.
Continuando sempre dritti invece si giunge in comune di Clusone: grazie alla ciclabile riusciamo a raggiungere la zona della stazione costeggiando un tratto di strada provinciale e percorrendo gli ultimi tratti immersi nel verde.
Lasciata la ciclovia a Clusone sarà possibile percorrere i numerosi tracciati che attraversano il verdeggiante altopiano e raggiungono i comuni di Rovetta, Songavazzo, Fino del Monte, Onore e Castione della Presolana.