Pubblichiamo la lettera inviata dal sindaco di Vertova Riccardo Cagnoni alle forze politiche, dopo aver subito il terzo furto in 4 anni lo scorso 31 dicembre.
"A tutte le forze politiche di governo e di opposizione
Illustrissimi,
mi permetto di inviarVi questa lettera in quanto anch’io come sindaco rappresento le istituzioni e come tale sulle Istituzioni ho sempre riposto la mia massima fiducia e stima. Non Vi nego tuttavia che in questo momento provo enorme fatica a conservare questa fiducia e non nascondo che prevale in me un sentimento di impotenza sia come sindaco che come cittadino. Nella sera di capodanno ho subito l’ennesimo furto in casa (il terzo in quattro anni), nonostante la presenza del sistema di allarme, regolarmente attivatosi, ma soprattutto in quattro minuti i ladri hanno devastato la camera con mazza e smerigliatore violando quello che ciascuna famiglia ha di più caro: la propria intimità.
Il fenomeno dei furti negli appartamenti come noto si è particolarmente accentuato negli ultimi anni e neanche Vertova, comune nel quale sono stato eletto da quasi dieci anni sindaco, ne è rimasto estraneo. La sicurezza, ma ancor più la percezione della sicurezza da parte dei cittadini, nei nostri paesi ha ormai toccato un livello bassissimo e preoccupante. In alcuni paesi sono nati movimenti organizzati di cittadini per effettuare autonomamente un’attività di controllo del territorio che alcuni hanno definito, con tono dispregiativo, “ronde”.
Deprecabili? Può darsi, ma i cittadini chi e come li tuteliamo?
Si sono moltiplicate le assemblee ed i dibattiti pubblici, ai quali io stesso ho presenziato, che di positivo hanno lasciato solo una folta partecipazione sintomo di un’attenzione ed una preoccupazione elevata per il dilagarsi del fenomeno, e dalle quali è emerso un coro unanime: la gente reagisce in modo talvolta scomposto ma reagisce perché non si sente tutelata. Le forze di polizia fanno quel che possono ma combattono una battaglia impari, con scarsi mezzi e personale e contro un nemico che ha poco o nulla da perdere. Fra la gente c’è forse qualcuno spinto da sentimenti vendicativi ma la larghissima parte chiede soltanto giustizia, quella giustizia che non otteniamo certamente con provvedimenti di clemenza come l’indulto ma al contrario con l’inasprimento e con l’applicazione certa della pena. Se vogliamo affrontare seriamente il problema dobbiamo smetterla col falso buonismo e non pensare che il sovraffollamento delle carceri sia risolvibile soltanto liberando i delinquenti.
E’ da oltre 30 anni che ne sentiamo parlare. Se ogni parola spesa al riguardo fosse un mattone oggi avremmo già costruito carceri in misura sufficiente. Credo che sia veramente arrivato il momento di dire basta. Sentiamo continuamente parlare di agenda del governo, ritengo che sia opportuno ascoltare una volta tanto quanto proviene dal territorio, dalla gente, rispondendo alla sua richiesta di sicurezza mettendo al primo posto di questa agenda la legalità. Cordialmente.
Riccardo Cagnoni
Sindaco di Vertova"
Sabato 4 gennaio