ATTENZIONE: Copia a scopo dimostrativo, alcuni elementi potrebbero non funzionare.

La depenalizzazione del reato di clandestinità non sarà nel prossimo Consiglio dei Ministri: è questo il dietrofront del premier Matteo Renzi riguardo al dibattito che da giorni tiene banco. Il decreto del Governo attraverso il quale, dopo sette anni, sarà cancellato il reato di clandestinità, non è dunque così vicino come pareva in un primo momento.

"Secondo i magistrati - ha commentato il premier - il reato non serve e intasa i Tribunali, ma è anche vero che c'è una percezione di insicurezza per cui questo percorso di cambiamento delle regole lo faremo tutti insieme senza fretta".

Che il reato di clandestinità vada però riformato è stato sottolineato sabato dal capo della polizia Alessandro Pansa, che ha ribadito che il reato di clandestinità "intasa l'attività delle procure".

Un nuovo rinvio, quindi, come era già accaduto a novembre, nonostante all'interno dello stesso Pd vi siano diverse anime che chiedono la cancellazione della norma.

 

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