Ha ottenuto voti favorevoli della maggioranza e contrari della minoranza, l'importante delibera votata nel consiglio comunale di venerdì 4 settembre a Castione della Presolana, relativa all'uscita dall'Unione Comuni della Presolana. L'iter si concluderà entro l'inizio del 2016 per favorire il progetto di fusione intrapreso dagli altri comuni (Rovetta, Cerete, Fino del Monte, Songavazzo e Onore) nel quale Castione ha deciso di non rientrare.
"La scelta di uscire dall'Unione nata nel 2000 - commenta il sindaco Mauro Pezzoli -, è stata presa confrontandoci con gli altri Comuni e condividendo che il progetto di fusione, che porterà ad un comune unic.o non può interessare Castione della Presolana. Si tratta di un passo verso il futuro dove l'altopiano si dividerà in 3 principali poli amministrativi: Clusone, il nuovo comune e Castione della Presolana".
Nel frattempo i servizi già in essere gestiti in convenzione con gli altri Comuni, come la Polizia Locale, resteranno tali, permettendo agli altri 5 comuni di portare avanti l'iter della fusione con Castione che collaborerà come ente terzo.
Nulla di negativo dunque, ma una modifica che rispetta la normativa regionale. Non la pensa così la minoranza che ha espresso voto contrario motivando così la propria scelta: "La via della centralizzazione delle funzioni era stata indicata da questa amministrazione come via maestra da seguire nel corso del mandato amministrativo e le funzioni fondamentali sono state conferite all'Unione nel 2014. Questa scelta contraddice sia il programma amministrativo che quanto fatto sino ad oggi, per questo il nostro voto è contrario. Inoltre viste le elezioni del 2016, questa scelta poteva essere rimandata".
"Non è così - spiega Pezzoli -. Questo non è un passo indietro ma si tratta di un progetto che supera l'Unione e che non comprometterà i buoni rapporti e le collaborazioni con gli altri comuni".
Nella foto: Mauro Pezzoli, sindaco di Castione della Presolana, durante il consiglio comunale del 4 settembre
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