Nel contesto del progetto di legge 223 con cui la scorsa settimana il Consiglio regionale ha votato la riforma del sistema delle autonomie locali, sono stati votati anche gli emendamenti del Pd. Per un solo voto non è passato il punto con cui si chiedeva di modificare la legge regionale 33/07 lasciando che i canoni regionali del demanio idrico restassero sui territori montanti.
"Si tratta di quasi 20 milioni di euro commenta - Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd - che avrebbero permesso alla montagna lombarda di risollevarsi. Il territorio montano della Lombardia è quello su cui la crisi ha colpito più duramente, con un processo di impoverimento (redditi pro capite in media più bassi) e spopolamento (abbandono delle alte valli verso le città) che non è facile da arginare. Per riuscirci servono molti ingredienti, e di certo una quota aggiuntiva di risorse che aiuti a rendere quei territori più attrattivi per cittadini e imprese. Con il nostro emendamento al progetto di legge 223 (riordino degli enti locali) chiedevamo di lasciare ai Comuni montani i canoni regionali del demanio idrico (innanzitutto la quota delle grandi derivazioni idroelettriche): si tratta di oltre 20 milioni di euro di cui la gran parte nelle valli bergamasche e bresciane".
"Era una grande occasione per passare dalle parole ai fatti continua Scandella -, ma con il voto contrario che ha affossato la proposta la Lega ha dimostrato di ricordarsi della montagna solo in campagna elettorale. Perché la stessa misura viene garantita alla provincia di Sondrio (18 milioni di euro all'anno) e non a tutti gli altri territori montani, che soffrono gli stessi problemi? Perché creare una montagna di serie A e una di serie C, quando la Regione poteva trattare tutti allo stesso modo e riequilibrare in finanziamenti? Noi non molliamo e ci riproveremo a partire dalla prossima seduta di bilancio".
Nello stesso consiglio sono invece passati gli emendamenti per la costituzione delle zone omogenee, per avvicinare ai Comuni alcuni servizi oggi gestiti da province o regione, e per i nuovi parametri nella programmazione dei servizi per le zone montane, che tengano conto non solo del numero di abitanti ma anche della situazione geomorfologica del territorio e della classe di svantaggio.
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