Standing ovation per Sergio Mattarella nell'aula della Camera. Alle 13 di sabato 31 gennaio durante la 4° votazione Mattarella ha superato il quorum di 505 voti, necessario per essere eletto 12° Presidente della Repubblica. Tutti in piedi a Montecitorio: un lungo applauso da parte dei parlamentari e i delegati regionali con eccezione di quelli del Movimento 5 Stelle e alcuni di Ncd e Forza Italia.
Alle 13.30 la Presidente della Camera Laura Boldrini ha reso noto l'esito ufficiale del voto e proceduto alla proclamazione: Sergio Mattarella e il 12° presidente della Repubblica con 665 voti a fronte dei 505 necessari per superare il quorum richiesto dalla quarta votazione.
Il politico siciliano e giudice costituzionale proposto dal Pd è figlio del già ministro Bernardo e fratello di Piersanti, presidente Dc della Regione Siciliana, ammazzato dalla mafia nel 1980: fu lui a stringerlo tra le braccia mentre agonizzava.
Rimasto vedovo, abita nella foresteria delle Consulta, 50 metri quadri, per lavorare si limita ad attraversare la strada. Ministro della Pubblica istruzione nel sesto governo Andreotti, si dimise nel 1990 a causa dell'approvazione della legge Mammì sulla disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato in Italia, ritenendo che "porre la fiducia per violare una direttiva comunitaria sia, in linea di principio, inammissibile".
Il suo nome è legato soprattutto alla legge elettorale, il famoso Mattarellum. La sua riservatezza è già un mito sul web: l'Ansa riporta che avrebbe rilasciato in tutto ventinove dichiarazioni in dieci anni.