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"Abbiamo il 30% degli eletti nei paesi fino a 3mila abitanti, dove siamo il primo raggruppamento, e il 20% in quelli fino a 5mila. Siamo l’ago della bilancia", è questo il primo commento dopo le elezioni provinciali del segretario provinciale e consigliere regionale del Nuovo CentroDestra, Angelo Capelli. I due consiglieri eletti in forza alla lista Provincia Bene Comune sono inoltre decisivi in queste ore per gli assetti di maggioranza.

"È un risultato che ci dà grande soddisfazione - continua Capelli -: essere riusciti non solo ad esprimere con altri una lista (Provincia Bene Comune) di candidati qualificati, nonostante l’evidente tentativo di Pirovano di impedircelo chiedendo il voto immediato, ma eleggere due consiglieri provinciali, che rischiano di essere decisivi negli assetti che dovranno tradurre in scelte operative la maggioranza provinciale costituisce per noi un motivo di giusto orgoglio, umano e politico. Un risultato che viene a poca distanza da quello altrettanto importante su Uniacque".

"Non solo – chiarisce il segretario dell'Ncd - , se andiamo infatti ad analizzare il risultato troviamo che il 30% degli amministratori dei comuni fino a tremila abitanti ha votato per noi e per i nostri candidati, rendendoci il primo partito; una percentuale che diventa del 20% nei comuni tra i tremila e i cinquemila abitanti. Dunque là dove il rapporto con la gente è molto diretto e personale, ai nostri amministratori viene riconosciuta una qualità e una credibilità che vince e convince. È vero che le province sono enti di secondo livello transitori, in vista cioè della revisione del titolo V della Costituzione, ma fa riflettere il peso che la legge attribuisce agli amministratori dei comuni di grandi dimensioni, che si rivela alla prova dei fatti ancora più decisivo di quanto immaginato, giocando tutto a favore di alcune forze politiche e a scapito invece di coloro che vogliono intraprendere nuovi percorsi come quello della nostra lista".

Un accenno viene poi fatto in merito agli amministratori che non hanno votato e a come agirà l'Ncd all'interno del consiglio provinciale, "Non deve tuttavia trarre in inganno - conclude Capelli - la dinamicità e la volatilità dell’attuale fase politica, forse documentata anche dall’oltre 20% degli amministratori che non hanno partecipato a questa competizione provinciale. Infatti se non è più il momento della coccarda da appendere alla giacca per segnare un’appartenenza, motivo per il quale non abbiamo voluto targare col nome del Nuovo CentroDestra la lista, mai come ora la gente cerca la credibilità dell’operato e la determinazione e la coerenza delle convinzioni che si professano. Pertanto siamo e saremo sempre disponibili a lavorare per valorizzare le persone che operano seriamente, con passione e competenza, mettendo in secondo piano ‘l’etichetta’. E questo senza venire meno alle nostre convinzioni e ai valori nei quali crediamo e per i quali ci battiamo, ma nell’esclusivo interesse della rappresentanza della gente e del territorio".

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