I cittadini di Fiorano al Serio nelle scorse elezioni hanno riconfermato la fiducia a Clara Poli che, dopo il primo mandato, è stata riconfermata sindaco di uno dei paesi che ha una delle più alte densità del nord Italia mantenendo comunque tutte le caratteristiche per essere un paese a misura di famiglia.
Negli primi 5 anni di mandato l'amministrazione Poli ha realizzato tante opere importanti per Fiorano, dalle strade, all'illuminazione, alla messa a norma delle scuole, anche se restano alcuni sogni nel cassetto che la stessa Poli ci ha svelato in questa intervista.
Partiamo dai dati, la densità abitativa molto alta compromette l'immagine del paese?
Assolutamente no, Fiorano è stato costruito nel tempo con criterio e ad oggi risulta armonico nella sua piccola estensione che va dalla località più alta di san Fermo fino al centro del paese e Fiorano Bassa vicina al fiume Serio.
La riconferma di lei e del suo gruppo ha visto un'alta adesione, come si spiega questo dato?
Credo che la popolazione sia soddisfatta del lavoro fatto in questi 5 anni in cui Fiorano si è trasformato: se prima si poteva pensare che fosse un paese "dormitorio" in cui le famiglie tornavano solo la sera, ora si può ben dire che è un paese adatto alle famiglie con tutti i servizi e gli spazi verdi da vivere. Dalle scuole di ogni grado, alle poste, alla banca, fino alle attività ludiche per gli anziani e gli sportelli legati all'ambito sociale: a Fiorano si trova tutto a pochi passi e di questo ne siamo molto orgogliosi. Senza dimenticare la tutela dei commercianti che, nonostante la crisi, continuano a servire il nostro territorio con i negozi di vicinato.
In merito agli spazi verdi, seppure il paese abbia un'estensione di poco più di un chilometro quadrato, sono molto frequentati. Che cosa avete fatto per renderli così accoglienti?
C'è da dire che siamo stati i primi a volere la pista ciclopedonale che permette il collegamento con i paesi vicini ma soprattutto di stare all'aria aperta. Abbiamo poi migliorato i parchi pubblici e la zona della Buschina vicina al fiume serio, frequentata da tante famiglie vista la presenza del grande parco.
Che cosa c'è da fare nei prossimi cinque anni?
Ci sono ancora alcune opere da portare avanti, anche se il patto di stabilità ci blocca. Sicuramente continuerà l'attenzione nei confronti del sociale, fiore all'occhiello della nostra amministrazione. Il mio sogno sarebbe quello di riconvertire gli spazi chiusi della Tessival magari con piccole attività artigianali che potrebbero ridare un po' di sollievo all'occupazione locale. E' una sfida ambiziosa ma noi ci crediamo.
In merito al Comune Unico ipotizzato con i comuni vicini del Distretto di Honio (Colzate, Vertova, Gazzaniga e Cene ndr.) come si pone?
Credo che il Comune Unico andrebbe a creare un nuovo organo poco utile: dal mio punto di vista delegherei piuttosto le funzioni sovraccomunali alla Comunità Montana, in modo che il territorio possa essere trattato uniformemente.