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- GROMO - E' stato inaugurato nel pomeriggio di sabato 19 aprile il Map, il Museo delle Armi Bianche e Pergamene di Gromo che ha trovato spazio al secondo piano del palazzo comunale.

Il museo già esistente è stato ampliato e riqualificato grazie all'interessamento dell'amministrazione comunale e del Gruppo di Ricerca del Museo. Presenti alla riapertura il sindaco Ornella Pasini con l'assessore alla cultura Sara Riva, Andrea Zanoletti curatore del nuovo allestimento e Guido Fratta, Presidente di Promoserio. Forse non tutti sanno che Gromo, tra il XV° e XVI° secolo fu una vera fucina di armi bianche: lame, spade, lance e pugnali venivano prodotte in numerose quantità, fino a 1000 al giorno e distribuite in tutta Europa. La realizzazione e la lavorazione di quelle armi si sviluppò proprio sul territorio di Gromo perché sulle montagne vicine si cavavano i minerali che servivano per la realizzazione dell'acciaio che veniva poi lavorato grazie ai forni fusori e alle fucine. All'interno del Museo potete trovare la "Sala delle Armi" con una collezione privata di armi bianche, donata dall'ex sindaco Luigi Santus, che comprende alabarde, spade da fante, spade a tazza, strisce e pugnali, un archivio di pergamene riguardanti la lavorazione del ferro a Gromo e il ciclo di affreschi collocabile in quel filone pittorico degli inizi del XVI secolo. Per maggiori informazioni visitate il sito www.gromo.eu.

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