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- ALZANO LOMBARDO - Ha riaperto al pubblico nella giornata di domenica 16 novembre in occasione della festività di San Martino ad Alzano Lombardo l'ALT, lo spazio Arte Lavoro Territorio che espone nell'ex opificio Italcementi, oltre 300 opere di arte contemporanea. Presente anche Tullio Leggeri, architetto che nel 2009 inaugurò questo ambiente unico per l'intera Valle Seriana, raccogliendo le opere da lui collezionate.

Le opere esposte raccolgono anche parte della collezione di Elena Matous Radici, che con Leggeri ha condiviso la volontà di rendere l'arte contemporane fruibile da chiunque. E i nomi esposti sono davvero prestigiosi: da Balla a Duchamp, fino a Pistoletto, Cattelan e Marina Abramovic.

Ma, nonostante l'alto livello e l'unicità della proposta, anche l'arte ha risentito della crisi così che dopo qualche anno l'attività culturale proposta dall'ALT, museo completamente autofinanziato, è stata interrotta garantendo solo l'apertura su prenotazione.

Grazie alla riapertura straordinaria di ieri che ha riscosso molto successo, ora si pensa ad un rilancio in sinergia con la nuova amministrazione che potrebbe rientrare in un percorso culturale più ampio che comprenda anche le altre realtà del artistiche - culturali del Comune come le antiche Cementerie, la Fabbrica Seriana Energia, il Museo delle Sacrestie fantoniane e il Polittico di Cima da Conegliano a Olera.

 

Nella foto l'ingresso dell'ALT ad Alzano Lombardo

 

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