La letteratura che narra delle gesta dei supereroi, appartiene generalmente al settore delle Graphic Novel, rilanciato anche attraverso le sale cinematografiche che stanno riproponendo le gesta epiche dei figli della Marvel. Si potrebbe fare una ricerca anche nei trattati di fisiologia, perché a quanto pare, per poter essere una creatura con poteri paranormali bisogna per forza di cose accettare il compromesso di dover subire mutazioni genetiche. Così come Hulk che ha palesi problemi dermatologici. Come uno dei fantastici quattro che soffre del fuoco di S. Antonio. Abbiamo chi genera forme di aracnofobia, chi si sente a proprio agio fra pipistrelli piuttosto che corvi. Chi preferisce cambiarsi d’abito in una cabina telefonica, chi ha problemi alle unghie che risultano affilate come coltelli, chi soffre di camaleontismo e chi mostra ai bambini ciò che una cattiva igiene personale può fare alla pelle, che se non lavata correttamente si trasforma in roccia. Rimane però il fatto che grandi e piccini adorano i supereroi. Forse perché le loro gesta, anche quelle quotidiane, risultano ai comuni mortali come limiti invalicabili.
Nella nostra quotidianità a noi è capitato invece di incontrare un uomo che ha superato la depressione. Che pur non potendo più camminare riesce a fendere il proprio futuro a testa alta, e che senza finire su manifesti cinematografici è diventato improvvisamente un eroe. Un faro che impedisce a tutti i navigatori solitari, nell’immenso oceano della solitudine, di correre il rischio di schiantarsi sugli scogli dove le sirene di Ulisse cantano nenie per ammaliare chi si sente solo. Giordano Tomasoni, senza alzare mai la voce, da alle stampe il suo secondo lavoro. Lo fa con quella ironia introspettiva che lo caratterizza e con la delicatezza che non appartiene ai suoi muscoli ma che risulta essere radicata nell’animo.
Ci racconta una fiaba per adulti. Quella dove spesso il finale non è chiuso con il classico e vissero tutti felici e contenti. Quella storia che non si sente il bisogno di dire ai bimbi, perché la verità, la quotidianità, non è fatta di castelli e principi e cavalieri senza macchia. Il vivere può essere un male più grande di un drago sputa fuoco e riuscire a sconfiggere la paura del dover andare avanti risulta epico. Giordano si trasforma in una sorta di Birdwatcher. In pratica uno che scova gli uccelli più rari.
Riesce a rimettere in volo i giorni passati. Libera dalle gabbie le angosce e ci porta con sincerità sui binari di quelli che sono i percorsi di allenamento che lo hanno condotto sino alle ultime olimpiadi invernali. Il titolo racchiude la visione che questo uomo ha oggi della propria vita. La condivisone attraverso la citazione di nomi e cognomi di coloro che lo hanno accompagnato in questo viaggio della rinascita, ci fa capire come in quel mare profondissimo che nasconde i mulinelli della depressione, non ci siano poche e sparute scialuppe, ma una flotta di persone che cerca con fatica ogni giorno di poter toccare terra e di sentirsi dire che la paura è affogata alle proprie spalle.
Un romanzo di speranza e di insegnamento. Leggendolo non troveremo schemi di allenamento che ci porteranno sul podio olimpico. Potremo però diventare eroi per noi stessi e per chi ci vuole bene e confida che il mondo posso continuare ad essere popolato da uomini veri.
Esserci può bastare di Giordano Tomasoni
A cura di Wiliam Amighetti
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