La contrapposizione è un’analisi che permette di poter ragionare su due elementi distinti e ugualmente complementari senza avere il bisogno di decidere chi fra i due sia il migliore, su di una ipotetica scala di merito. È un esercizio che viene spesso fatto e maestri in quest’arte risultano essere gli indecisi. Bianco o nero? Giorno o notte? Carne o pesce? E potremmo andare avanti all’infinito. In letteratura è difficile, se non quasi impossibile trovare un romanzo che faccia dondolare continuamente la bilancia su cui vengono pesate le parole. Ci prova, e ci riesce, con un esperimento alchimistico interessante Selene Rossi, poetessa non alle prime armi e autrice di un romanzo che utilizza due pesi sulla stessa misura.
Una realtà separata non è un testo analitico psicologico, bensì la storia di una ragazza, Faith, che potrebbe essere tranquillamente la vicina della porta accanto, quella che salutiamo distrattamente al mattino incrociandola quasi per sbaglio sulle scale e di cui non sappiamo nulla, salvo il poter essere certi del colore della sua auto, perché la vediamo al volante mentre va verso chissà dove, per il fatto che ha un gatto, visto che non è il nostro quello che si appallottola sullo zerbino e per il tipo di musica che ascolta, non invadente, privo di maleducazione ma pur sempre capace di superare le esili pareti che dividono gli alveari dei palazzi dove tutte le api operaie finiscono ad abitare. Faith invece ha una sua identità. Una sua melanconia, che non guasta mai in un romanzo, un suo vissuto e una sua prospettiva verso il futuro.
Il romanzo risulta interessante perché alterna momenti di lettura scorrevole a pagine dedicate alla poesia, su cui vale la pena soffermarsi. Rileggere una, due, dieci volte una poesia da sempre emozioni diverse. Se per la lettura di un libro la ripetizione può essere tediosa, ecco che invece fra terzine senza rime baciate si scoprono di volta in volta emozioni nuove. Un appunto va comunque fatto. Selene è avara di contenuti. Troppo breve la storia di Faith che a mio giudizio avrebbe tanto da dire.
L’ermetismo è una forma di comunicazione inaccettabile per i personaggi di un romanzo e serve un approccio migliore da parte dell’autrice verso la costruzione dei dialoghi. Ciò non toglie che la voglia di trasformare un sogno in realtà abbia potuto produrre un lavoro che deve essere considerato come posa della prima pietra da parte di un animo desideroso di comunicare attraverso la propria scrittura, al mondo esterno, ciò che i rumori della quotidianità spesso coprono. Le persone gentili parlano spesso sottovoce. Il bene e il male. Il rosso e il nero, lo Yin e lo Yang. Qui c’è una bella miscellanea fra la poesia e il romanzo ma l’elemento chimico nuovo che viene sintetizzato racchiude in se nella giusta misura entrambe le forme di espressione e permette di poter dire ad alta voce che l’amore esiste.
Una realtà separata, di Selene Rossi
Per una buona lettura si consiglia di spegnere tutte le luci di casa, accendere delle candele profumate, magari uno stick di incenso, accoccolarsi sul divano e disconnettere il pensiero dalle tribolazioni quotidiane.
Latte e biscotti sono decisamente indicati
A seconda della stagionalità lasciatevi tentare da frutta di stagione accompagnata sempre da un cucchiaino di miele.
A cura di Wiliam Amighetti
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