- GANDINO - A Gandino, in occasione del Triduo Pasquale, sul cornicione del maestoso campanile della Basilica dedicata a Santa Maria Assunta a circa 58 metri da terra, si suona la "Tola",
una tavoletta in legno di noce sulla quale sono fissati quattro battenti di ferro che girando con forza emettono un suono secco che richiama l'attenzione di tutto il paese. Una tradizione che si ripete da decenni e che grazie al contributo di Celestino Caccia ed Emanuele Bertocchi è più viva che mai.
Il rituale, che ha inizio la sera del giovedì Santo esattamente dopo il canto del Gloria quando simbolicamente le campane vengono legate in attesa della Risurrezione di Gesù Cristo, scandisce i momenti della giornata e avvisa i fedeli l'approssimarsi delle funzioni ecclesiali. "E' da oltre 30 anni che portiamo avanti questa tradizione" affermano Caccia e Bertocchi "abbiamo seguito le orme dell'ex sacrista ed ora speriamo che qualche giovane segua le nostre". Sono ben otto le volte che questo rituale viene ripetuto: una il giovedì, quattro il venerdì e tre il sabato.
Da quest'anno anche Fulvio Masinari ha dato man forte all'ormai storico duo "E' un onore per me poter accompagnare Caccia e Bertocchi" ci spiega Masinari "per noi Gandinesi suonare la Tola è una tradizione che ci rende unici".
