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- GANDINO - Nella settimana di Pasqua a Gandino tornano le tradizioni del Triduo Pasquale, a metà tra sacro e profano. Da giovedì 24 marzo, dopo la messa "in cena domini", si rinnoverà il rito delle campane legate. Il suono, sino alla veglia di sabato sera alle 21, sarà sostituito dai volontari del Gruppo Campanari, che scandiranno i momenti della giornata e l'approssimarsi delle funzioni in Basilica.

Una tradizione che consiste nell'emettere dal campanile urla ritmate accompagnate dal suono della "tola", una tavoletta in legno di noce con quattro battenti in metallo.

I volontari adempiranno al loro dovere per diverse volte, dopo aver salito gli oltre duecento gradini in legno che portano alla sommità del campanile, che con i suoi 73 metri domina il centro storico di Gandino e consente di diffondere il richiamo anche a chilometri di distanza.

Altra particolare tradizione prevede la preparazione, presso i fornai artigiani del paese, della "Cruca", una sorta di veneziana cotta al forno per circa un'ora con uva sultanina e cannella. La presenza di questi ingredienti richiama i contatti con la Mittel Europa degli antichi commercianti di pannilana gandinesi. Un dolce imperdibile da condividere con i propri cari nel giorno di festa della Resurrezione. 

 

Nella foto: la cruca, il dolce tipico pasquale gandinese

 

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