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- GORNO - Il 4 dicembre, fino a che è continuata l'attività estrattiva in Val del Riso, per i minatori è sempre stato un giorno di festa: in occasione della loro patrona Santa Barbara, gli uomini e i giovani fermavano il lavoro per recarsi a Messa e poi in osteria a festeggiare. Ancora oggi gli ex minatori e le comunità della Val del Riso ricordano questo importante momento.

La Santa Messa si svolge il 4 dicembre in località Campello di Gorno, dove restano le tracce del villaggio minerario e dove si trova la statua di Santa Barbara. Anche ieri il momento liturgico, a cui hanno partecipato i minatori del gruppo "Amici di Santa Barbara", il gruppo folk delle Taissine e alcuni rappresentanti dell'Ecomuseo, è stato un'occasione di incontro e riflessione. 

Durante l'omelia, Padre Lorenzo Cabrini di Gorno, ha ricordato l'importanza di questi momenti e, collegandosi all'imminente Giubileo, ha ricordato i valori da seguire, ribaditi da Papa Francesco nella sua bolla.

Presenti anche i sindaco di Gorno, Valter Quistini, e di Oneta, Angelo Dallagrassa, insieme ai colleghi dei comuni vicini di Ponte Nossa e Parre, rispettivamente Stefano Mazzoleni e Danilo Cominelli.

Il sistema minerario ha dato da lavorare per decenni a tantissima manodopera, proveniente anche dai territori vicini come la Val Dossana e la Val Parina. E oggi, che di questa realtà attiva fino a poco più di 30 anni ne restano i segni nelle montagne "bucate" da cui si cavava blenda e calamina, nei resti dei sistemi di trasporto e degli edifici storici come la laveria e il villaggio minerario, il sentimento di ricordo e gratitudine è ancora forte. Ricordare Santa Barbara è l'occasione ogni anno per non dimenticare le proprie origini e tenere vive le tradizioni. 

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Nella foto: i minatori in festa per Santa Barbara a Gorno

 

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