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Mancavano i riferimenti alla montagna sulla Carta di Milano, il lascito immateriale di Expo Milano 2015: un buco non da poco, considerando che il 24% della superficie terrestre è montano e che il patrimonio, in termini di biodiversità, ma anche di accesso alle risorse alimentari e soprattutto idriche, è davvero notevole. Così venerdì 23 ottobre a Bergamo è stata sottoscritta la "Carta di Milano per la Montagna".

La firma presso il PalaMonti, unica struttura in Italia dedicata interamente alla montagna di proprietà del CAI di Bergamo, in una serata Fuori Expo organizzata dal Sistema Orobie.

Il documento è stato redatto con la supervisione scientifica del Prof. Annibale Salsa, past President Club Alpino Italiano, e con contributi in primis di Regione Lombardia, sottosegretariato alle Politiche per la Montagna, dell'Unione Bergamasca CAI, Ersaf, Unimont, Uncem, Anci, Aiccre, Crea, Federbim, Fondazione Montagne Italia, Gruppo interparlamentare per lo sviluppo della Montagna e Ruralpini, e dalla Conferenza delle 23 Comunità Montane Lombarde.

Da queste ultime è partita la richiesta al Ministro Maurizio Martina, in qualità di Presidente del coordinamento per la Carta di Milano, di integrazione del "testamento" di Expo Milano 2015 in almeno due punti: ovvero la salvaguardia delle montagne come azione fondamentale per garantire la disponibilità e l'accessibilità alle risorse alimentari a livello globale e la valorizzazione mediante attività come l'agricoltura, il turismo, l'artigianato, la produzione di energia, di alimenti e di materie prime, praticate in modo sostenibile ed in grado di garantire reddito equo alle popolazioni montane. 

La "Carta di Milano per la Montagna", che impegna governi,istituzioni e organizzazioni internazionali, è già ufficialmente uno dei 108 contributi alla Carta di Milano, un arricchimento fondamentale per un manifesto che cerca di coinvolgere tutti, donne e uomini, cittadini di questo pianeta, nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi.

"Le montagne le genti delle montagne - ha commentato Paolo Valoti, Consigliere Nazionale CAI e Presidente Unione Bergamasca CAI - rappresentano una straordinaria pluralità culturale, specificità ambientale e identità comunitaria che devono essere sostenute e valorizzate a beneficio dell’intero pianeta".

"Siamo estremamente soddisfatti del grande lavoro svolto - conclude Alberto Mazzoleni, Sindaco di Taleggio e Presidente Conferenza Comunità Montane Lombarde - che ha portato alla redazione di un documento molto efficace ed al quale hanno collaborato tanti rappresentanti della montagna. La condivisione della Carta arriva al termine di Expo2015  per spiccare il volo dalle Vette verso il futuro. Chiediamo al Presidente Maroni, che per primo la sottoscriverà domani sera, di divenire ambasciatore delle montagne. Un segnale forte che parte da Bergamo e dalla Regione Lombardia per garantire un futuro sostenibile e pari opportunità alle genti di montagna e alla biodiversità montana".

 

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