- ROVETTA - Grande successo per la Sagra del Bertù che si è svolta nella serata di sabato 16 agosto per le vie del centro di Rovetta. Una manifestazione tra gusto e cultura dove oltre a poter degustare i Bertù, casoncelli tipici di San Lorenzo di Rovetta, in molti hanno usufruito delle visite guidate alla Casa Museo Fantoni dove sono esposte tra le più importanti opere degli scultori seriani.
Dalle 19 è stata allestita una grande tavolata in via Fantoni e in Piazza Ferrari, presa d'assalto dai numerosi presenti. Un lavoro ininterrotto dei volontari che hanno dato man forte in cucina per cuocere gli oltre 250 kg di Bertù, ovvero orecchie, termine che deriva dal Gaì (lingua parlata dai pastori). Un tempo infatti si diceva che gli abitanti di San Lorenzo avessero le orecchie lunghe da qui nasce quindi l'associazione del casoncello al Bertù. La tradizione narra che ogni 7 di ottobre durante la festa de "La Mare", una delle numerose feste paesane e religiose istituite per ringraziare la Madonna del Rosario che aveva protetto i soldati cristiani, gli abitanti di San Lorenzo erano soliti consumare i casoncelli. La loro particolarità sta principalmente nel ripieno, fatto con cotechino bergamasco, e nella forma, un po’ più elaborata rispetto ai casunsèi della tradizione bergamasca.
"E importante riportare alla luce queste tradizioni perché ci fa capire chi siamo e da dove veniamo" ci spiega il primo cittadini Stefano Savoldelli "Il mio grazie va ai volontari e a chi ha contribuito all'ottima riuscita della manifestazione. Ora il nostro obiettivo è riproporre la Sagra della Patata altra festa molto importante per il nostro paese".
La festa è poi proseguita nel segno dell'allegria grazie al contributo di Germano Melotti che ha intonato i canti popolari.
Nella foto Piazza Ferrari (Foto Giuliano Fronzi)