Si chiama MEB 2015 - Mais Expo Bergamo, il nuovo ed interessante progetto relativo ad Expo con protagonista il mais, presentato martedì 15 luglio a Palazzo Pirelli a Milano: in prima linea i rappresentanti del Mais Spinato di Gandino, che hanno fortemente voluto e coordinato l'operazione MEB che vede coinvolti 9 enti della provincia.
Tutto è partito da Bergamo dunque, dove c'è uno dei centri di maiscultura più importanti d'Italia e dove nella Val Gandino è stato riscoperto il mais locale denominato Spinato: da qui negli anni è maturata la necessità di collaborazione affinché Bergamo possa diventare la capitale mondiale del mais e scambiare le proprie conoscenze con i 140 paesi che ad oggi coltivano mais e che saranno presenti all'Esposizione Universale del 2015 che ha come tema quello di "Nutrire il Pianeta".
Tutto ciò riprendendo anche una vocazione storica: Bergamo era infatti la capitale europea del mais già nel 1956.
Un plauso da parte della Regione che condivide e supporta il progetto in vista di Expo: "Mettere il mais al centro dell'attenzione durante il periodo dell'Expo è una sfida affascinante di carattere anche culturale - ha commentato l'assessore all'Agricoltura Gianni Fava". Presenti alla conferenza stampa anche l'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, il sottosegretario all'Expo e all'Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala e i consiglieri regionali bergamaschi.
"Il progetto - ha spiegato Filippo Servalli, fautore del MEB -, durante la grande esposizione del 2015, a far riscoprire il mais, oggi prodotto in oltre 140 Paesi, come cereale dall'ampia biodiversità, dalla variabilità genetica e dalle grande potenzialità produttive per uso zootecnico, ma anche per prodotti alimentari e industriali. I contesti culturali legati al mais sono diversi e potranno essere riscoperti grazie a questo progetto e la coltivazione di questo cereale".
Il progetto MEB ha come soggetti promotori la Provincia di Bergamo, l'Università degli Studi di Bergamo, la Diocesi di Bergamo, il Comune di Gandino (Bg), il Comune di Bergamo - Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo (Bg), il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), rappresentato da Unità di ricerca per la Maiscoltura di Bergamo (CRA-MAC), Società Valle d'Astino srl (società interamente partecipata dalla Fondazione Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo), l'Associazione Comunità del Mais Spinato di Gandino e il Celim (Organizzazione di volontariato internazionale cristiano).
Il tema della biodiversità è entrato anche nell'intervento dell'assessore all'Ambiente Claudia Maria Terzi. "Visitando Gandino - ha spiegato l'assessore Terzi - ho visto come si coltiva e si lavora il mais e come si può conciliare la tutela della biodiversità con l'introduzione di nuove coltivazioni". "Regione Lombardia - ha aggiunto l'assessore Terzi - è impegnata nella riscoperta delle tradizioni e nella tutela delle diversità, non solo in vista di un evento importante come Expo, perché la grande esposizione, come dice il presidente Maroni, deve essere una vetrina delle bellezze culturali e agroalimentari per far tornare da noi 20 i milioni di turisti che ci visiteranno".
Nelle foto in alto Palazzo Pirelli, in basso il Mais Spinato di Gandino