ATTENZIONE: Copia a scopo dimostrativo, alcuni elementi potrebbero non funzionare.

- CENE - Mentre si sta delineando sempre di più lo scenario di questa triste vicenda conosciamo il suo nome: la ragazza trovata morta nel container sul Monte Bue è Madalina Palade, 27 anni appena compiuti di origini rumene. La ragazza ha trovato la morte prematura tra i boschi di Cene in provincia di Bergamo per mano di un pregiudicato per violenze sessuali che ora si trova in stato di fermo. La vita della giovane e bella Madalina, ballerina in un locale notturno della zona, è stata portata via con violenza da un uomo che sarebbe dovuto essere in carcere. E ora non importa quale nazionalità avesse o che lavoro facesse: la vita non si toglie a nessuno.

IL NOSTRO SOPRALLUOGO IL GIORNO DOPO AL RITROVAMENTO DEL CADAVERE

Siamo tornati sul luogo dell'omicidio che ha visto come vittima una ragazza rumena, a Cene in zona Monte Bue. Lo spiazzale in fondo a Via Zeno Capitanio, una via a fondo chiuso in mezzo al bosco dove abita solo qualche famiglia nella casa al numero 1, è ancora sotto sequestro insieme al container dove la ragazza avrebbe trovato la morte per mano di un pregiudicato, Isaia Schena, che già qualche mese fa avrebbe massacrato una prostituta nella stessa zona, salvatasi riuscendosi a buttarsi nel bosco. Il clima, seppure il sole tiepido, è ancora glaciale: i residenti sono stravolti dalla notte passata in bianco e sperano che i loro figli non subiscano troppo la questione.

L'OMICIDIO POTREBBE ESSERE AVVENUTO DOMENICA NOTTE

La segnalazione sarebbe partita proprio dai residenti in quella via visto che nella mattina del 10 marzo non riuscivano a spostare l'auto per andare al lavoro, bloccata dall'audi dello Schena. L'auto del 37enne presunto assassino era inoltre molto ammaccata e posizionata su un cric, così che nel pomeriggio è stata allertata la famiglia. Da lì l'allarme e la macabra scoperta. Sembrerebbe non trovare conferma dunque  la tesi abbozzata da alcuni media su una presunta fuga dell'uomo, "L'auto è restata parcheggiata lì, nello spiazzale di fronte al container - ci spiega un vicino - da domenica sera". Questo fa ipotizzare che anche l'omicidio sia avvenuto dunque nella notte tra domenica e lunedì. Schena risiede in paese a Cene e in quella via sul Monte Bue possiede un prato dove si trova il container. Mentre gli inquirenti stanno facendo chiarezza e ci daranno informazioni più dettagliate sulla dinamica, sembrano dunque emergere nuovi scenari insieme all'interrogativo del perché l'uomo non fosse in carcere, vista la condanna 3 anni di reclusione del Tribunale di Bergamo per tentata violenza sessuale e lesioni. La condanna però non era definitiva per cui l'uomo godeva di libertà. Una libertà che gli avrebbe permesso di agire ancora con violenza, fino alla morte.

 

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Martedì 11 marzo

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