Dopo gli esiti preliminari delle analisi eseguite lo scorso febbraio su 5 cadaveri di pazienti ricoverati nel reparto di Medicina dell'Ospedale di Piario deceduti nel 2015, che hanno rivelato la presenza di Valium non prescritto, la Procura di Bergamo e i Carabinieri di Clusone non perdono tempo e già nelle prossime settimane ci saranno altre esumazioni.
I nuovi esami autoptici potrebbero riguardare 5 o 10 cadaveri di pazienti morti in tempi più recenti, visto il migliore stato di conservazione dei capelli, ossa e tessuti degli organi, frammenti che servono per capire se anche in questi corpi sia presente Valium non prescritto.
Non si sa ancora se la presenza del farmaco abbia causato la morte, per conoscere la quantità esatta servirà infatti più tempo, ma quello che è certo è che sulle cartelle cliniche di quegli uomini e quelle donne non ne risulta la prescrizione.
Nell'indagine risulta indagata un'infermiera, Anna Rinelli di 43 anni in aspettativa, oltre alla caposala, al primario e ai medici del reparto per aver omesso il necessario controllo sull'infermiera.
In merito al futuro dell'ospedale di Piario c'è molta preoccupazione sia da parte dei cittadini che dei politici visti i tagli alla sanità e a questa complessa indagine. Proprio domani i sindaci della Val Seriana e della Val di Scalve incontreranno, alle 18 presso il Municipio di Piario, i vertici della sanità locale quali il direttore dell'Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) Bergamo Est Francesco Locati e la direttrice dell'Ast (Agenzia di tutela della salute) Mara Azzi.
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