ATTENZIONE: Copia a scopo dimostrativo, alcuni elementi potrebbero non funzionare.

- GANDINO - "Anche i migliori sbagliano", esordisce così Vittorio Sgarbi nella nostra intervista esclusiva durante la sua visita a sorpresa a Gandino nella serata di domenica 3 aprile. "E' la mia prima volta a Gandino ma dovevo venirci almeno 30 anni fa", commenta il critico d'arte che, accompagnato da una folta delegazione ha potuto apprezzare i tesori artistici locali.

Prima ospite nella Basilica di Santa Maria Assunta, per il ciclo pittorico di Ceruti. "Si tratta di una chiesa sorprendente e monumentale - ha spiegato Sgarbi - ma quello che i stupisce di più è l'ottima conservazione del patrimonio artistico".

Non sono mancate le battute al vetriolo e qualche riferimento al mondo Islamico anche se le sue parole sono state per la maggiori parte di stupore per quanto scoperto nella sua vita continuata nel Museo della Basilica.

Qui il critico ha apprezzato la Croce Dipinta del XV secolo che apre il Salone degli Arazzi, l'altare d'argento che in Basilica viene utilizzato durante le funzioni più solenni, i merletti, la sezione con ori e argenti e soprattutto le opere della pinacoteca.

Sgarbi ha voluto allargare la propria visita sino alla tarda serata, visitando il salone Maconi del Centro Pastorale, con le tavole dipinte del soffitto che fu della nobile famiglia Giovanelli, e la chiesa sussidiaria di Santa Croce, la più antica del paese.

Non ha mancato di assaggiare in due locali del centro storico le specialità a base di Mais Spinato.

 

 

Tutti i diritti riservati ©

WEB TV