- BERGAMO - Avrebbe dovuto svolgersi oggi, nella sede della Provincia di Bergamo, l'incontro tra istituzioni, sindacati, Confindustria, rappresentanti dell'azienda e commissari per discutere del "caso Pigna". Ma Confindustria, l'azienda e i commissari non si sono presentati all'appuntamento.
"Ancora una volta prendiamo atto della scarsa considerazione che l'azienda riserva a lavoratori e istituzioni, nonostante la situazione in cui lei stessa ha fatto finire i propri dipendenti e tutta la produzione", hanno commentato Luca Legramanti, Paolo Turani e Bruno Locatelli, segretari di FISTEL-CISL, SLC-CGIL e UILCOM-UIL di Bergamo, che oggi hanno atteso invano risposte che mancano da troppo tempo.
L'incontro era stato convocato per ottenere informazioni sul piano industriale. "Nelle precedenti occasioni, troppi omissis sono stati apposti sui dati occupazionali, sui carichi di lavoro, sui pagamenti di stipendi e rate di tredicesima arretrati" hanno proseguito i tre sindacalisti. "Tra pochi giorni dovrebbe essere pagata la Cassa Integrazione autorizzata come da accordi: avremmo voluto chiedere conto di alcune voci secondo le quali non ci sarebbero i soldi per pagarla... Se così sarà, metteremo in campo azioni sindacali forti, una reazione adeguata al mancato rispetto degli accordi".
D'altronde, proseguono, "è evidente che non c'è nessuna volontà di collaborare, né con le istituzioni, né con noi, sia da parte dell'azienda che da parte dei commissari, i quali nemmeno rispondono alle sollecitazioni scritte".
L'incontro si è concluso con l'impegno del presidente della Provincia Matteo Rossi di ricontattare gli assenti e di valutare una nuova data che permetta, questa volta, di ascoltare le ragioni e le strategie messe in campo per uscire dalla profonda crisi che ha colpito l'azienda di Alzano.
I sindacati, che al presidente Rossi hanno riconosciuto un ruolo importante e utile nella gestione della vicenda, hanno chiesto che al prossimo incontro sia invitata anche Bavaria, gruppo che ha dato disponibilità a rilevare Pigna.
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