ATTENZIONE: Copia a scopo dimostrativo, alcuni elementi potrebbero non funzionare.

200.000 transiti al giorno. Sono quelli che il progetto di videosorveglianza Thor, realtà che ha preso il via dalla Val Seriana, sta monitorando in queste prime settimane di vita. E Thor, prima ipotizzato poi tanto atteso, è stato inaugurato ufficialmente questo lunedì mattina presso la Questura di Bergamo alla presenza delle istituzioni e delle autorità politiche.

Presenti il Prefetto Francesca Ferrandino che ha ribadito il ruolo di coordinamento e approvazione che ha avuto la Prefettura, mentre il Questore Girolamo Fabiano ha ricordato l'importanza della tecnologia a supporto degli uomini delle forze dell'ordine.

La parola è passata ai due presidenti della Comunità Montana Valle Seriana, ente che ha voluto e finanziato il progetto: Eli Pedretti, l'ex presidente, il primo a buttare sul tavolo l'idea di un sistema a tutela della sicurezza della cittadinanza. Accanto a lui Alberto Bigoni, l'attuale presidente, che insieme alla sua giunta e ai suoi tecnici ha messo a punto il progetto. Entrambi hanno ringraziato chi ha creduto in questo strumento che ha potenzialità straordinarie sia per le attività di prevenzione che per le indagini.

È toccato all'Ingegner Livio Fratus della Comunità Montana Valle Seriana entrare nei dettagli di Thor che si è concretizzato con l'installazione di 30 videocamere di lettura targhe in tempo reale, di cui 20 attivate. A queste si vanno ad aggiungere 4 videocamere ad altissima definizione posizionate nei 2 punti principali di accesso alla Valle.

Il collaudo andrà a concludersi entro un paio di mesi e mezzo e, a pieno regime, saranno circa il 98% le targhe lette e schedate con certezza. La centrale operativa si trova in Questura ed è collegata direttamente con il database del Ministero dell'Interno sito a Napoli (il Sistema centrale nazionale targhe e transiti Scntt) che individuerà in tempo reale il passaggio di mezzi rubati o segnalati per garantire maggiore sicurezza in un territorio interessato da numerosi atti criminosi.

 

Nella foto: sopra la centrale operativa della Questura di Bergamo; sotto da sinistra Bigoni, Pedretti, il Prefetto e il Questore

 

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