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Aria di festa per la Cooperativa Sottosopra e per le comunità dell'alta Val Seriana: nella mattina di oggi a Sant'Alberto di Parre è stata inaugurata la nuova struttura dove alcuni dei ragazzi disabili vivranno in autonomia. Si chiama "C... come casa", ed è l'ambizioso progetto che ha portato alla costruzione di un'abitazione che farà da Comunità residenziale per 10 persone.

Lo stabile, costruito da nuovo in tempi record, dopo la posa della prima pietra nel 2014, comprende, oltre alla Comunità residenziale posta al primo piano, la sede della Cooperativa stessa e 2 appartamenti sollievo per garantire ancora più autonomia sia agli ospiti che alle coppie che vogliono passare un po' di tempo nella Comunità.

È toccato a Silvana Catania, presidente della Sottosopra, raccontare come è nato questo sogno e come si inserisce nelle molteplici attività della Cooperativa: "La nostra realtà, che si occupa di disabilità a 360° è nata a Parre ed oggi ritorna a Parre. Questa casa non è altro che il futuro donato dal territorio e da tutti quelli che hanno creduto in questo progetto, ai ragazzi e alle ragazze che potranno vivere in autonomia continuando ad essere inseriti in un'ambiente familiare".

"Negli anni abbiamo raccolto le preoccupazioni delle famiglie - continua il direttore Stefano Pedrocchi - così abbiamo capito che dare un'alternativa e un dopo famiglia era importante. Per questo abbiamo lottato e cogliamo l'occasione per ringraziare tutti quelli che ci hanno supportato, sia i privati che le associazioni".

E proprio riguardo al "dopo di noi" (così si chiama la Legge di cui è relatrice, ndr.) ha parlato il deputato Elena Carnevali: "L'obiettivo della Legge è quello di far sì che i disabili, successivamente alla morte dei genitori o dei famigliari, possano vivere in contesti di accoglienza diffusa com'è la realtà che ci avete presentato oggi. Con il fondo triennale previsto si va ad adempiere ad uno degli impegni contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, cioè il diritto di scegliere liberamente dove e con chi vivere".

L'opera, che si trova in località Grumella a Sant'Alberto di Parre, è costata complessivamente 1,4 milioni di euro di cui 250 mila euro di risorse proprie della Cooperativa affiancate da un finanziamento e dalle donazioni.

Presenti i sindaci della zona e molti politici anche di enti sovraccomunali che hanno dimostrato la loro vicinanza ad un progetto nato dalle esigenze delle famiglie e diventato realtà. "Spero che tra 500 anni ci ricorderanno come la società che ha cercato di prendersi cura di tutti -, ha commentato il consigliere regionale Jacopo Scandella".

"Ho fatto per tanti anni l'assistente educatore - prosegue Matteo Rossi, presidente della Provincia - e dare un futuro a queste persone è la cosa più bella che si possa fare. Noi siamo la realtà delle piccole comunità, dove il connubio tra pubblico e privato funziona, per questo ci impegneremo a reperire nuove risorse per questa struttura".

Sono intervenuti anche Ornella Pasini, presidente dell'Assemblea dei Sindaci Alta Val Seriana e Val di Scalve, e i sindaci di Parre e Villa d'Ogna, rispettivamente Danilo Cominelli e Angela Bellini, che si "contendono" la località di Sant'Alberto dove nasce la struttura.

Dopo la benedizione tutti i presenti hanno visitato con entusiasmo lo stabile, attuando una prima prova di "casa" dove la disabilità non è più un ostacolo a diventa finalmente una risorsa.

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