Boccata d'ossigeno per il lavoro in provincia di Bergamo: la Cisl comunica che a partire dal 2015 infatti, sia a seguito di interventi macro economici, sia per l'entrata in vigore del Jobs Act e dello sgravio contributivo previsto dalla legge di stabilità 2015, si è registrato l'avvio di una costante crescita in diversi settori merceologici.
Il dato di una graduale ripresa è testimoniato dalla riduzione del ricorso alla Cassa integrazione (-33,95% nel 2015 sul 2014), alle procedure di mobilità, ridotte dalle 4138 del 2014 alle 2237 del 2015 e all'incremento registrato dall'Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro, dell'aumento degli avviamenti al lavoro, 105.933 + 9,6% nei primi nove mesi del 2015 sullo stesso periodo del 2014 e dei contratti a tempo indeterminato, 7.070 + 41% sullo stesso periodo del 2014.
Risente in modo negativo purtroppo il ricorso all'apprendistato che vale poco più del 2% del totale dei contratti di lavoro e che ha visto dal 2010 ad oggi una decrescita del 40%. Bergamo e la sua provincia sono passate dai 7.155 contratti di apprendistato del 2010 ai 3.233 dei primi nove mesi del 2014, ai 2.567, con un ulteriore riduzione del 20% nei primi nove mesi del 2015.
Gli effetti della prolungata crisi economica si sono riflessi anzitutto sulle iscrizioni alla lista di mobilità. A livello provinciale si è registrato nell’ultimo anno un aumento del 10% portando gli iscritti a 4359 in prevalenza maschi (57%) di età superiore ai 45 anni.
Per quanto riguarda i flussi di iscrizione ai vari CPI della Provincia vi sono dei segnali positivi: i saldi tra assunzioni e licenziamenti hanno contribuito alla diminuzione del 6% delle persone che si sono rivolte agli sportelli provinciali. Il problema del lavoro comunque rimane irrisolto specie per i giovani anche se la tendenza negativa sembra essere un po’ più contenuta.
Un quadro a tinte chiaro-scure che la segreteria della CISL di Bergamo presenterà, a partire dal prossimo 23 febbraio, agli attivi dei delegati e degli iscritti che si terranno in ogni zona in cui è divisa la provincia sindacale.
“Gli incontri dei vari attivi – si legge in una nota della segreteria - saranno il momento per incontrare i delegati di tutta la provincia, e fare il punto sulla rinnovata iniziativa sindacale della CISL, confrontarsi sulle proposte e risultati dell'azione sindacale, sulla attività dei servizi anche in prossimità dell'avvio della nuova stagione fiscale, valorizzare il ruolo e il protagonismo dell'attività svolta dalle categorie e dagli agenti sociali della FNP nel difficile ruolo di rappresentanza”.
Nel confronto non mancherà l'analisi del risultato della raccolta firme svolta nel 2015 per una legge di iniziativa popolare sulla riduzione del fisco a favore dei lavoratori, pensionati e che ha raccolto a Bergamo quasi 10.000 adesioni superando le 500.000 firme a livello nazionale.
Sarà l'occasione anche per approfondire l'azione contrattuale della CISL e delle categorie, impegnate in una difficile stagione di rinnovi dei contratti Nazionali e un approfondimento sull'accordo raggiunto con le altre organizzazioni sindacali sulla riforma del modello contrattuale, fortemente voluta dalla CISL.
Saranno presentate anche le iniziative nel campo della previdenza, a partire, sottolinea la segreteria CISL di Bergamo, da “un no forte e chiaro alla paventata modifica della normativa sulla reversibilità”.
Il programma degli incontri prevede l’avvio da Treviglio il 23 Febbraio, per proseguire con Lovere (24), Gazzaniga (25), Zogno (26), Grumello (1 Marzo), Ponte San Pietro ( 2) e la conclusione a Bergamo il 3 Marzo.
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