Risale agli scorsi giorni una polemica legata al traffico che si verifica quotidianamente in media Val Seriana negli orari più critici con incolonnamenti e rallentamenti sulla strada provinciale. Per questo è tornata in auge la proposta, già inserita nel progetto originario, di allungare il servizio della Teb, la tramvia che collega Bergamo ad Albino, fino a Vertova.
Il sindaco del comune di Vertova ha così scritto una lettera indirizzata ai presidenti della Provincia di Bergamo e della Società di trasporto pubblico TEB per chiedere che si torni a parlare della possibilità di realizzazione del secondo tratto della tramvia da Albino a Vertova, inserito nel progetto originario.
Diverse sono le motivazioni illustrate da Luigi Gualdi: sia l'aspetto "anti-traffico", ovvero la diminuzione della presenza di mezzi sulla strada; sia l'aspetto di sviluppo che comporterebbe per il bacino che conta più di 20 mila abitanti.
"Chi scrive è il Sindaco del Comune di Vertova Luigi Gualdi.
Il mio comune, insieme con i comuni di Gazzaniga, Colzate, Fiorano al Serio e Cene costituisce il bacino demografico della media valle seriana all'interno del quale vi risiedono circa venti mila abitanti. Si aggiunge altra gente che, per motivi di lavoro, quotidianamente, gravita in esso. Localizzato lungo la direttrice che collega la città di Bergamo con il paese di Clusone si attesta a nord, appena dopo il comune di Albino.
Da alcuni giorni, attraverso i media locali sono comparsi articoli che dibattono i temi del trasporto pubblico su ferro, tram TEB e delle condizioni critiche in cui versa la mobilità del traffico veicolare lungo la principale direttrice di valle. Si fa cenno soprattutto al trasporto commerciale su gomma e a quello dei mezzi pubblici che ogni giorno accompagna verso la città i numerosi studenti della valle. Si cita anche espressamente il Comune di Vertova quale futura e auspicata stazione di attestamento della linea T1 di TEB.
Per noi sindaci i temi di dibattito non rappresentano una novità. La condizione di inadeguatezza strutturale in cui versa la viabilità della valle seriana è cosa nota da tempo. La costruzione di una nuova arteria stradale extraurbana che collega i comuni da Nembro a Cene ha solo in parte contribuito a garantire l'adeguata mobilità lungo l'intero asse viario della valle.
La nuova strada ha portato impatti benefici sulla vivibilità dei nostri paesi, apprezzati e riconosciuti da tutti noi sindaci e abitanti. Oggi, pervasi da un lungo periodo di crisi economica perdurante che, a differenza di altre sembra riconfigurare tutte le forme del vivere quotidiano, in modo evidente avvertiamo sul territorio i segni di una lenta e difficile correlazione a questo processo. Aree industriali dismesse in attesa di riqualificazione ma poco appetibili per un mercato che richiede contesti dotati di infrastrutture moderne, aree industriali occupate o parzialmente occupate nelle quali la carenza delle moderne infrastrutture costringe le imprese che vi operano a sopravvivere , aree verdi abbandonate e degradate che conferiscono ai contesti in cui si trovano scarso indice di attrazione, comparti edificati a destinazione residenziale vetusti, certamente non rispondenti agli obbiettivi e alle richieste di una qualità di vita moderna. Ci rendiamo ben conto che il persistere di tali condizioni inibisce l'azione attrattiva di nuovi soggetti, siano essi cittadini residenti o attività imprenditoriali. Riteniamo perciò importante, o meglio indispensabile, promuovere delle azioni che consentano al territorio di rigenerarsi, di creare un contesto sano che valorizzi l'interazione fra soggetti diversi che, con dinamismo, siano essi la linfa vitale delle nostre comunità, attivino con successo i processi di valorizzazione e aggregazione richiesti da un mercato sempre più globale. Il nostro contributo al dibattito, nella qualità di amministratori pubblici, è quello di dare forza ad un confronto che, nelle varie sedi, attivi azioni concrete con l'obiettivo di dotare la nostra valle di nuove infrastrutture moderne della mobilità.
In Valle Seriana, la mobilità oggi non può prescindere dalla tramvia TEB. Leggiamo con interesse i dati pubblicati dalla società che prevedono negli anni a venire un aumento della popolazione che fruirà del tram stimati in circa 150000 unità. A nostro avviso la presenza e la evoluzione di questa infrastruttura è ritenuta importante per un duplice motivo: il primo perché è un mezzo di trasporto pubblico sempre più in evoluzione e con il passare del tempo si conforma ai costumi di vita della popolazione, anzi, li modifica. La sua presenza genera nella gente una cultura nuova della mobilità. Riduce il massiccio uso di autovetture private. Abbatte i valori di inquinamento dovuti alle polveri sottili e il numero di autoveicoli circolanti sulla viabilità di valle; il secondo perché lungo il suo percorso il territorio diventa fertile. Si innescano quei meccanismi di riqualificazione urbana da noi auspicati. Diventano possibili interventi di rigenerazione del tessuto urbano esistente che, come anticipato, sono capaci di imprimere nuovo sviluppo a contesti che il tempo e la crisi hanno ridotto ai minimi termini o addirittura azzerato.
E' con la forza di queste considerazioni che noi sindaci vogliamo offrire il contributo al dibattito. Riteniamo interessanti le proposte di ampliamento delle rete di trasporto TEB con la costruzione di una linea T2 per la valle Brembana. Riteniamo importante profondere impegno e sforzi per dare attuazione anche agli obbiettivi già pianificati, il progetto di prolungamento della linea T1 da Albino fino a Vertova.
Con la presente chiediamo che si attivi un tavolo di confronto alla presenza dei vari soggetti che, a vario titolo, risultino competenti per l'attuazione del progetto".
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