INTERVENTO INCONTRO UBI BRESCIA
BRESCIA 20 NOVEMBRE 2013
Il Pressing Bankitalia, che il Presidente ha illustrato, andrebbe indirizzato non solo alle popolari ma anche a tante banche spa che hanno situazioni “difficili” a dimostrazione che non è la forma societaria a fare la buona banca.
Nello specifico di UBI per gli obiettivi che si propone Bankitalia (in particolare possibilità di capitalizzazione, miglioramento e “rotazione”delle governance ecc . ) il pressing è male indirizzato considerati i numeri che ci sono stati illustrati, la sottoscrizione integrale di un pesante aumento di capitale in una fase in cui, come ci ha spiegato il dr Massiah, l’operazione sembrava illogica, e, inoltre, nel contingente con 2/3 dei consiglieri al primo incarico la “staticità” della governace è stata superata.
Quindi va bene aggiornare statuti ma non si generalizzi , per qualcuno può essere indispensabile, per UBI meno, e non venga messa in discussione, cosa sostenuta dalla stragrande maggioranza dei soci, la sostanza della forma Cooperativa.
Domanda : tra le possibili modifiche statutarie relativamente alla presentazione di liste è allo studio o no l’ipotesi che oltre a limiti numerici di soci presentatori( attualmente 500) questi debbano rappresentare anche una quota minima di capitalizzazione?
Perché se ci sarà una modifica in tal senso una semplice ipotesi dello 0,5% del capitale richiederebbe, ipotizzando soci tutti portatori di 250 azioni 16000 firme…. Ipotizzando un possesso medio di 1000 azioni oltre 4000 firme… cioè l’affossamento di fatto dei principi cooperativistici che tutti dichiarano di voler preservare.
ARMANDI RENATO – Direttivo associazione UBI, banca popolare! -