NOSTRE CONSIDERAZIONI SU BILANCIO UBI 2013
COMUNICATO STAMPA DI UBI, banca popolare!
Bilancio UBI 2013: molte ombre e qualche luce.
Il consiglio direttivo dell’associazione UBI, banca popolare! valuta ancora insoddisfacente il risultato della
gestione 2013 del gruppo UBI Banca.
La gestione caratteristica esprime risultati molto disomogenei tra le banche del gruppo con le sole Banca
Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio Industria capaci di produrre performance apprezzabili.
Il crescente divario di performance tra banche sostanzialmente omogenee per caratteristiche
organizzative, commerciali e di mercato dimostra il fallimento della guida esecutiva del gruppo e la
necessità di cambiamenti profondi che valorizzino il potenziale tuttora inespresso del modello federale.
La gestione finanziaria arrotonda i ricavi ma solo grazie a componenti non ripetibili e che ben poco hanno
a che fare con la vocazione “popolare” del gruppo UBI Banca.
Con il complesso dei ricavi ancora in calo, ancora una volta è la riduzione dei costi del personale che salva
il bilancio del gruppo. Al contrario le perdite su crediti continuano a crescere, anche in questo caso in
modo disomogeneo tra le banche del gruppo (spiccano gli oltre 140 milioni di euro di perdite su crediti del
Banco di Brescia).
Le prospettive per il 2014 vengono indicate positive dal comunicato del gruppo UBI, che delinea un trend
di miglioramento dei ricavi da intermediazione creditizia nell’ultimo trimestre del 2013 per effetto della
moderata ripresa della domanda di finanziamenti e della riduzione del costo della raccolta. L’auspicio
dell’associazione UBI, banca popolare! è che gli amministratori sappiano cogliere queste opportunità di
mercato non sottraendosi però alla responsabilità di rimuovere le cause che impediscono la piena
espressione delle potenzialità del modello federale a matrice popolare.
Anche il 2013 riserva purtroppo ai soci un dividendo solo simbolico di 0,06 euro che verrà proposto ai soci
in occasione dell’assemblea del 10 maggio p.v..