Pescanova chiederà alle banche creditrici di accettare delle perdite comprese tra il 70% e il 75% sui prestiti effettuati al gruppo spagnolo in stato di insolvenza. E' quanto ha sottolineato all'agenzia Reuters una fonte vicina alla situazione. Un haircut decisamente più consistente di quello che la Banca centrale cipriota ha chiesto ai creditori di Bank Of Cyprus (47,5%). 

Oggi il nuovo presidente di Pescanova, Manuel Urgoiti, incontrerà le banche per discutere un piano per riammettere in borsa il gruppo che lo scorso aprile ha chiesto la protezione in Tribunale contro la bancarotta. A luglio, inoltre, la revisione dei conti da parte di Kpmg ha fatto emergere un debito di 3,3 miliardi di euro.

Una cifra pari a più del doppio di quello dichiarato (1,5 miliardi di euro) quando la banca è entrata nella procedura fallimentare ad aprile, a conferma che gli ormai ex dirigenti di Pescanova (il presidente Manuel Fernandez de Sousa è stato rimosso ad aprile dopo ben trent'anni al timone)hanno nascosto la vera posizione debitoria dell'istituto per molti anni.

Il revisione PricewaterhouseCoopers sta già lavorando a un piano di ristrutturazione che dovrebbe includere la cessione di asset, lo scambio del debito con azioni e che, indipendentemente dal potenziale haircut del debito, dovrebbe portare le banche a controllare il gruppo.

Tra i creditori della banca galiziana figurano Sabadell, Popular, Caixabank, NovaGalicia e l'italiana Ubi Banca esposta per 125,3 milioni di euro, di cui però soltanto 89,2 milioni di primo livello, quindi rischiosa. Nel primo semestre posizioni per circa 79 milioni sono state classificate come incagli, mentre il resto è in bonis. Al netto delle rettifiche già effettuate, l'esposizione rischiosa è di 67,2 milioni.

A Piazza Affari il titolo Ubi Banca al momento sale di concerto con le altre banche italiane dell'1,61% a 3,92 euro. Oggi l'istituto ha reso noto che il buyback proposto su titoli subordinati Tier 2, annunciato il 9 settembre scorso, si è chiuso con offerte e conseguenti accettazioni di bond per un valore nominale di 70,35 milioni di euro.

da MILANO FINANZA