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VERTOVA: La Valvertova diventa “tesoro” del FAI Stampa

La Valvertova in gara per entrare a far parte dei “tesori” del Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano). Anche il Comune di Vertova ha aderito al censimento nazionale “I luoghi del cuore” indetto per il 2010 dal Fai e da Intesa Sanpaolo. Come luogo rappresentativo della sua storia, dell'ambiente naturale, delle testimonianze archeologiche e delle tradizioni locali, il paese della Media Valle ha appunto scelto, come sua emergenza rappresentativa, cioè come suo “biglietto da visita”, proprio la Valvertova, un luogo molto suggestivo e significativo dal profilo naturalistico e ambientale, capace di attirare ogni anno l'interesse di migliaia di amanti della natura, dello sport e della salute.

L'iniziativa del Fai, oltre a essere un veicolo di promozione dei “tesori” sul territorio, mette in palio fondi per la cura e la ristrutturazione dei “luoghi del cuore”. Tutto dipende dal risultato del referendum nazionale: tramite cartoline, infatti, la popolazione può scegliere il suo patrimonio da tutelare. I luoghi meglio classificati riceveranno aiuti.

Per promuovere l'obiettivo sulla Valvertova è già stata avviata, da alcune settimane, da parte dell'amministrazione comunale, una campagna promozionale: l'invito è compilare le cartoline di segnalazione, scegliendo, tra i punti di raccolta, la baita di Rosét, posta all'inizio della valle, che per tutta l’estate, ma anche in questo finale di stagione, è particolarmente frequentata da escursionisti e intere famiglie in cerca di quiete e di relax. Per la cronaca, c'è tempo sino al prossimo 30 settembre.

Se l'iniziativa andrà a buon fine, si potrà dire che la Valle Seriana sarà rappresentata da una realtà tra le più affascinanti della Bergamasca. La Valvertova, infatti, come si legge in diversi documenti e carte geografiche, è una valle che si inoltra, con andamento sinuoso per circa 12 chilometri. Lungo il suo percorso riceve l'apporto di numerosi corsi d'acqua laterali, il più importante dei quali scende dalla Val de Gru e si immette nel torrente Vertova con una spettacolare cascata. La valle è stata sfruttata sin dai tempi più antichi da pastori e madriani che utilizzavano i prati e i pascoli più lontani, come quelli del Sedernello. Nei secoli passati le acque del torrente Vertova hanno garantito energia a magli, fucine, molini, segherie, folli e altre macchine tessili di cui restano le vestigia e il ricordo nella toponomastica. In tempi più recenti lungo le sponde del fiume si sono insediate aziende artigianali e un cotonificio, oggi non più attivo, impiantato dagli svizzeri Schoch. Il flusso d'acqua è stato impiegato anche per muovere le turbine di centrali elettriche.

La ricchezza maggiore della valle è costituita dall'acqua che approvvigiona gli acquedotti di Vertova e di altri paesi limitrofi quali Colzate, Fiorano al Serio e Gazzaniga, ma anche strutture pubbliche come l'ospedale Briolini. L'acqua sgorga dalle nove sorgenti “Borlede”, captate nella zona della cosiddetta “faglia di Ceresola”, e scorre fino a valle formando cascatelle e laghetti. Il tratto urbano del torrente, inoltre, è stato scelto dalla Provincia di Bergamo come zona di ripopolamento delle trote. Tutti pregi e risorse che hanno fatto sì che proprio la Valvertova, con l'obiettivo di una migliore tutela e promozione, sia stata candidata dal Comune all'iniziativa del Fai.

Sara Pezzotta

 

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