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VALLE SERIANA: Bocciato il distretto culturale, sfumano 16 interventi Stampa

Il distretto culturale denominato “Via dei metalli e delle pietre” sfuma e lascia al palo 16 interventi, che avrebbero garantito riqualificazione, valorizzazione e promozione di siti e luoghi di interesse storico, ambientale e culturale. Ma la Comunità Montana Valle Seriana, infatti, perde il bando e lascia sul campo un progetto da otto milioni di euro, la metà dei quali richiesta alla Fondazione Cariplo.

Niente soldi, dunque. Il distretto culturale “Via dei metalli e delle pietre” non è stato riconosciuto. Un'occasione troppo importante per il territorio della Valle Seriana, che era riuscita a mettere insieme quattro milioni di euro provenienti dalla Fondazione Cariplo e altri quattro milioni di euro messi in gioco dagli enti locali per ottenere un fondo che avrebbe coperto il 50% dei costi. Cofinanziamenti disposti dai Comuni che sono costati tantissimo lavoro agli amministratori, in questi mesi. L'adesione al bando era stata decisa dalle precedenti amministrazioni delle due vecchie Comunità Montane della Valle Seriana – quelle di Clusone e di Albino – ed è stata adottata anche dal nuovo ente sovraccomunale. Da allora l'interesse e il coinvolgimento è cresciuto e i paesi aderenti all'iniziativa sono aumentati da cinque a quindici. Rimangono così in stand-by, in attesa di nuove opportunità (speriamo che si aprano altri bandi!), ben sedici interventi (oltre ad altri progetti minori), che avrebbero interessato l'antico forno fusorio di Gavazzo di Valbondione, le miniere di argento di Gromo, il maglio grande di Ponte Nossa, l'ex-convento di Fino del Monte, le miniere di lignite di Casnigo, palazzo Mosconi a Leffe, due palazzi storici di Albino (la Casa dei Curati e palazzo Benvenuti), l'attività legata alle pietre coti di Albino, Nembro e Pradalunga la torbiera di Cerete, il parco minerario di Oneta e Gorno, il museo etnografico di Ardesio e un progetto di promozione culturale legato alla Teb.

Il presidente dell'ente vallare Eli Pedretti ha scritto alla Fondazione esprimendo riconoscenza per la proficua collaborazione instaurata in questi mesi, ma chiedendo allo stesso tempo maggiori chiarimenti in merito all'istruttoria. Tanto lavoro per nulla. Perché questo studio ha impegnato l’ente sovraccomunale per un periodo lungo e accidentato, in cui il riordino delle Comunità montane, verificatosi nella fase finale di elaborazione dello studio, ha visto fondersi i due enti che avevano risposto al bando, con tutte le complessità e gli avvicendamenti del caso. Per la cronaca, la nuova Comunità Montana è orgogliosa per aver comunque condotto a termine lo studio di fattibilità operativa. Per quante imperfezioni l'elaborato finale possa presentare, l'idea guida del bando di Fondazione Cariplo è stata condivisa sul territorio seriano. E’ stato fatto il possibile per raccogliere progettualità che fossero altrettante occasioni per creare collaborazione tra valorizzazione del patrimonio, attività culturali e filiere produttive. Agricoltura, industria estrattiva, industria tessile, ricettività alberghiera sono state coinvolte cercando di declinare al meglio l'idea di distretto culturale, con riferimento alle specificità del territorio e della congiuntura che sta attraversando. Ma alla fine tutto è stato vano. Il “multi-progetto culturale” è stato bocciato.

Nello specifico, il progetto prevedeva il potenziamento di uno sportello per le imprese, la creazione di una sede decentrata dell'incubatore d'impresa della Provincia di Bergamo, la creazione di un centro per l'innovazione sostenibile in agricoltura, la creazione di un centro sperimentale di ricettività. Il tutto attraverso il recupero di beni architettonici che, da tempo, i Comuni pensavano di poter salvare. Tutte le Amministrazioni coinvolte hanno assunto tutti gli atti amministrativi e gli impegni necessari per garantire alla Fondazione Cariplo un cofinanziamento sicuro e il rispetto dei tempi di attuazione.

La notizia della mancata approvazione crea delusione e forte imbarazzo in Val Seriana, soprattutto fra quegli enti locali direttamente coinvolti nel progetto. L'esito sfavorevole, dopo tanto impegno e tante discussioni, interrompe un processo molto positivo di condivisione progettuale. Per molti aspetti, la bocciatura suona inattesa, anche alla luce di altri progetti condotti con metodologie analoghe. Comunque, la Comunità Montana Valle Seriana non starà con le mani in mano. Ha chiesto copia della documentazione relativa alla valutazione, per poter capire dove il progetto è stato trovato carente.

 

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