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VERTOVA: Quattro chiacchiere con… Stampa

RICCARDO CAGNONI
Sindaco di Vertova, nonché assessore al Commercio e attività produttive

Il distretto del commercio rappresenta un innovativo strumento di valorizzazione territoriale, per rendere i negozi e gli esercizi pubblici del territorio sempre più protagonisti dello sviluppo economico locale, accrescendone l'appeal sociale e culturale. Il distretto del commercio è un modello orientato ad attivare dinamiche economiche, sociali e culturali di grande portata per sviluppare, a livello integrato, commercio e territorio. La Regione Lombardia (assessorato al Commercio, Fiere e Mercati) ha finanziato già tre bandi, per sostenere questo progetto di territorialità economica condivisa, finalizzato appunto alla nascita dei distretti; ed ha erogato risorse complessive per oltre 55 milioni di euro, a testimonianza della ferma intenzione di aumentare il richiamo dei poli commerciali urbani. Gli interventi finanziabili riguardano la riqualificazione degli esercizi commerciali, l'accessibilità e la mobilità urbana, la promozione di eventi di varia natura, la sicurezza e la prevenzione, l'attivazione di servizi per la clientela nell'ambito del distretto, il marketing del territorio e la comunicazione.

Massiccia la partecipazione dei Comuni bergamaschi, con ben 19 distretti del commercio, per un totale di 75 Comuni coinvolti e oltre 7000 attività commerciali. Nel primo bando regionale (maggio 2009): Città di Bergamo; Città di Treviglio; Altopiano Selvino e Aviatico: Selvino, Aviatico, Algua; Val Gandino: Gandino, Leffe, Cazzano S.Andrea, Casnigo, Peia. Nel secondo bando regionale (luglio 2009): Area Zingonia: Osio Sotto, Ciserano, Verdello, Verdellino, Boltiere; Asta del Serio: Valbondione, Gandellino, Gromo, Oltresenda Alta, Ardesio, Villa d’Ogna, Premolo, Valgoglio; Alta Val Seriana–Clusone: Clusone, Parre, Ponte Nossa, Rovetta, Piario, Songavazzo; Basso Serio: Albino, Alzano, Nembro; Dal Sebino all’Oglio: Sarnico, Credaro, Villongo; Isola Bergamasca: Calusco, Sotto il Monte, Carvico, Villa d’Adda. Nel terzo bando (maggio 2010): “Colline orobiche”: Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Palazzago, Barzana; Dalmine, Osio Sopra, Treviolo, Lallio; “Fontium et mercatorum”: Bracca, San Pellegrino, Serina, Costa Serina, Oltre il Colle, Cornalba; “La porta della Val Brembana”: Zogno, Sedrina, Brambilla; Lovere, Bossico, Castro, Città di Seriate; “Val di Scalve”: Azzone, Colere, Schilpario, Vilminore; “Ville e Torri dell’Isola”: Ponte San Pietro, Ambivere, Mapello, Terno d'Isola, Brembate Sopra; e, per quanto ci riguarda, “Honio”: Vertova, Colzate, Fiorano, Gazzaniga e Cene.

Il Comune capofila è Vertova e colui che ha seguito direttamente l’evolversi del nuovo distretto del commercio dell’”Honio” è stato proprio il sindaco di Vertova, Riccardo Cagnoni, che è anche assessore al Commercio e alle attività produttive. A lui alcune domande su questa nuova realtà promozionale, che unisce commercio e territorio.

Innanzitutto, cos'è un distretto del commercio?

E' un ambito geografico urbano o sovracomunale all'interno del quale i cittadini, le imprese e le associazioni sono in grado di fare del commercio il fattore di integrazione e valorizzazione delle risorse di cui dispone il territorio, per accrescerne l'appeal, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali. Il distretto del commercio sorge in presenza di aree caratterizzate da forti contenuti identitari per le comunità di riferimento, in particolar modo nelle zone più colpite dalla concorrenza dei centri commerciali suburbani.

Di quali Comuni si compone il distretto del commercio?

Il nostro distretto è composto dai cinque Comuni della Media Valle (Vertova, Colzate, Fiorano, Gazzaniga e Cene), che hanno scelto quale nome rappresentativo il nome dell’antica confederazione dell’Honio, una federazione di otto Comuni costituitasi nel XIII secolo nella Media Val Seriana. Comprendeva i borghi di Vertova, Semonte, Bondo, Barbata, Colzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga e Rova. Inserita nel contesto del Sacro Romano Impero, la confederazione garantiva maggiore autonomia ai paesi, anche se era controllata da un feudatario, incaricato dal vescovo di Bergamo, a sua volta investito dall’imperatore. Il primo documento in cui si attesta l'esistenza dell'entità sovraccomunale è datato 9 febbraio 1210. La sede della confederazione si trovava in località Unì, in territorio di Colzate, mentre la dimora del feudatario era posta a Vertova. La confederazione venne abolita nel 1263, dopo di che soltanto i paesi di Gazzaniga e Vertova ricevettero il riconoscimento di Comuni anche se, come ente, cessò di esistere soltanto nel 1827.

Qual è la filosofia del distretto dell’Honio?

L’obiettivo che ci ha fatto mettere insieme è quello di offrire agli imprenditori del distretto la possibilità di legare gli interessi economici della loro attività con gli aspetti infrastrutturali, culturali e sociali dell'ambito in cui agiscono, perseguendo un maggiore appeal dell'area del distretto. Abbiamo stilato un progetto di investimenti condiviso, per dare nuovo lustro al territorio in un'ottica di sistema. Quindi, abbiamo inviato la richiesta in Regione Lombradia. E nel mese scorso è arrivata la bella notizia del suo accogliemento, quasi completo. Nella speciale graduatoria regionale, il distretto dell’Honio è arrivato 12° su 90 candidati, ricevendo così un contributo regionale pari al 98,77% di quanto richiesto nella domanda: vale a dire 494.000 euro su un totale di 500.000 euro. Un risultato importante, che la dice lunga sulla nostra capacità di fare sistema. Ma c’è di più. Dei 31 sotto-progetti finanziati, ben 16 riguardano imprenditori e commercianti di Vertova, che hanno così ricevuto quasi il 60% dei contributi (i sotto-progetti riguardano miglioramenti delle facciate dei negozi, nuove insegne luminose, dehors, videosorveglianza). Un ulteriore motivo di soddisfazione, visto che Vertova è il Comune capofila.

P.T.

 

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