Da alcune settimane, sul tetto degli spogliatoi del campo sportivo di Gazzaniga è comparso un impianto solare termico per la produzione di acqua calda. E due impianti analoghi sono stati installati nel parco della casa di riposo di Cene, ad opera della stessa ditta: la “EnerGe”, che ha sede in paese. Ogni impianto è costituito da una superficie “captante” realizzata da 132 specchi, pari a una superficie i 12 metri quadrati ad alta riflessione e resistenti ad agenti atmosferici. Il nome tecnico delle apparecchiature è “inseguitori solari a concentrazione”, perché la radiazione solare raggiunge la superficie a specchi che ruotano in base alla posizione del sole, riflettendola verso un punto focale. E’ qui che avviene lo scambio termico, ossia viene ceduto il calore all’acqua fredda di rete, portandola alla temperatura desiderata. Una volta ceduto il calore all’acqua, quest’ultima viene stoccata in un serbatoio di accumulo (uno a Gazzaniga, due a Cene). Dal serbatoio viene poi prelevata l’acqua calda quando serve. L’impianto di Gazzaniga produce energia giornaliera media di 70-100 Kwh/al giorno; quello di Cene ne crea 140-200.

L’idea di dotare di impianti termici il centro sportivo di Gazzaniga e la casa di riposo di Cene è delle due amministrazioni comunali, in sintonia con le politiche di risparmio energetico che gli enti pubblici stanno adottando progressivamente per contenere le spese e, nel contempo, cercare nuove forme alternative per la creazione di energia pulita e rinnovabile.

Per Gazzaniga si tratta della prima esperienza nel campo del solare termico, mentre in quello fotovoltaico sono stati già realizzati gli impianti per scuole medie ed elementari. Questo nuovo sistema offre, rispetto al primo, nel rapporto costo-produzione di energia, vantaggi assai superiori in termini di resa. Ambedue le iniziative, comunque, si pongono nell’ottica delle politiche di risparmio energetico che da tempo l’amministrazione persegue, avviate già quando era sindaco Marco Masserini.

Gli impianti fotovoltaici - che servono per produrre energia - sono stati già installati, dunque, sulle scuole dei due paesi: a Cene i due pannelli stanno già fornendo energia elettrica per 43 kw/h alle medie, 13 kw/h alle elementari.

Per il Comune di cene è il risultato di un bando regionale, al quale l’amministrazione comunale ha partecipato per avere i fondi per il solare termico. Un bando che, alla fine, è stato vinto. Quindi l’intervento effettuato è a costo zero, grazie alla convenzione con la “EnerGe” e al ricorso allo strumento del finanziamento tramite terzi. Alla casa di riposo, inoltre, si è provveduto a rinnovare l’impianto di riscaldamento con due nuove caldaie a compensazione, realizzando così un risparmio tutto tondo. Il Comune di Cene, poi, sta pensando di installare anche il fotovoltaico alla residenza socio-assistenziale come già fatto per le scuole elementari e materne, per la palestra del palazzetto dello sport e il palazzo municipale.

Per la posa degli “inseguitori solari” i due Comuni non hanno sostenuto alcuna spesa, grazie al ricorso ad una “Esco” e al Finanziamento Tramite Terzi (Ftt).

Alcune precisazioni (i termini sono nuovi, per molti). Le “Esco” sono società di servizi specializzate nell’effettuare interventi nel settore dell’efficienza energetica. Utilizzando contratti di prestazione, offrono le proprie competenze tecniche e tecnologiche al fine di ridurre i consumi e i costi gestionali del cliente, sollevandolo dalla necessità di reperire risorse finanziarie per la realizzazione dei progetti e dal rischio tecnologico. Il Ftt, invece, è una formula contrattuale di fornitura globale dei servizi di diagnosi, installazione, gestione, manutenzione e finanziamento di un investimento, finalizzato al miglioramento dell’efficienza energetica, con modalità per le quali il recupero del costo di questi servizi è in funzione del livello di risparmio energetico conseguito. I costi degli investimenti, cioè, vengono recuperati sulla base dei risparmi energetici garantiti contrattualmente.

Gianni Persico