VERTOVA: Cento anni con il canto nel cuore |
I numerosissimi appassionati presenti, che riempivano all’inverosimile l’Auditorium del Centro Culturale Testori, non hanno risparmiato consensi ed applausi Ad inaugurare l’anno del suo centenario, la Corale S. Cecilia di Vertova ha scelto di presentarsi al suo affezionato pubblico in compagnia di Verdi, Donizetti, Mascagni, Rossini. Dieci tra le pagine più belle e significative dei grandi operisti, formavano l’insieme di un programma degno dell’inaugurale evento. Prima di dare inizio al concerto il presidente della Corale, Mario Moro, nel dare il benvenuto ai presenti, ha sottolineato l’importanza di questo centenario. “Festeggiare questo evento vuol dire pensare al ricordo di tante persone che hanno messo a disposizione, non solo il dono della loro voc, ma anche tanto amore e impegno; doni, questi, che possono aver origine solo da cuori generosi.” “Cantare - ha sottolineato il presidente - ti porta ad amare la vita. Da qui il tema del centenario: “Cento anni con il canto nel cuore”: tema che sarà anche il titolo del libro in preparazione per raccontare la storia della Corale.” Il maestro direttore Riccardo Poli (sostituito all’ultimo momento per cause di forza maggiore dal maestro Gian Luigi Merla), è riuscito a portare un gruppo di voci coerenti con le esigenze delle partiture, piacevolmente assortite e capaci di conferire interesse e buon ritmo spettacolare all’insieme. Il programma presentava pagine non certo di facile esecuzione. Bastino per tutte la “Regina Coeli” dalla “Cavalleria rusticana” di Mascagni, e l’impervia pagina di Verdi: “Gerusalem” da “I Lombardi alla prima crociata”. I coristi, ai quali non mancano di certo le timbrature liriche, hanno dato prova di una precisa preparazione tanto da portare a termine il concerto (pur nello svantaggio dell’improvvisa sostituzione del direttore) con sorprendente risultato. Una buona parte di merito va pure ascritta ai solisti della Corale. Da Marco Ruggeri, basso di nobile timbro pastoso e avvincente, al soprano Nadia Ruggeri, voce espressiva e accattivante (bella la sua interpretazione della famosa preghiera: “La Vergine degli Angeli”). Prove adeguate nei rispettivi ruoli quelle del contralto Monica Gusmini, dei tenori Daniele Mutti, Renato Locatelli e Silvano Ruggeri. Gli scroscianti applausi dopo ogni brano hanno sottolineato la validità delle esecuzioni e il gradimento dei presenti che gremivano l’Auditorium del Centro Testori, molti dei quali hanno dovuto accontentarsi di seguire la serata in piedi e fuori sulla piazzetta antistante alla sala. Maestro accompagnatore al pianoforte Samuele Pala, pianista in grado di garantire coesione e buon funzionamento allo spettacolo: certo sostituire col pianoforte queste partiture è sfida non da poco ma Pala ha ancora una volta confermato di conoscere le strategie per riuscire brillantemente. E’ giusto ricordare che è maestro di sala di numerosi teatri lirici tra i quali il nostro “Donizetti” e il teatro “La Fenice “ di Venezia. Con il maestro Pala il violinista Paolo Artina, altro eccellentissimo professionista, che ha deliziato la platea con un assolo nel brano “Il Canarino” di Poliachin, e il maestro Paolo Rinaldi all’organo. Ospite della serata il tenore Roberto Palamini che si è esibito con due brani uno dei quali “Cuius animan gementes” dallo “Stabat Mater” di Rossini, è servito a ricordare tutti i coristi passati in questi cento anni con un ricordo particolare a Guerino Guerini l’ultimo corista scomparso. Per chiudere non si può non congratularsi con il maestro Gian Luigi Merla chiamato, come prima accennato, a sostituire all’ultimo giorno il direttore titolare Riccardo Poli. Ha diretto il coro con caparbia precisione e bravura pur con giustificata preoccupazione. Ma, l’esito felicissimo della serata ha dimostrato la solida preparazione sua e del gruppo corale che insieme hanno sopperito all’involontario contrattempo. Prima del richiestissimo “bis”, il sindaco Riccardo Cagnoni ha rivolto, anche in nome della cittadinanza, il suo plauso alla Corale con gli auguri per un felice proseguimento del centenario. Il presidente del sodalizio ha poi ringraziato tutti i presenti con un cordiale arrivederci ai prossimi appuntamenti. Il bis con l’ultimo grande applauso ha chiuso la bella serata. Luigi Secomandi |