Osteoporosi, un nemico silenzioso |
Questa patologia “lavora” al nostro interno senza manifestarsi. Quando si presenta (soprattutto con la frattura del femore) causando dolore è già in uno stadio avanzato Prosegue il nostro “viaggio” all'interno del Centro Medico Valseriana, struttura che fin dalla sua nascita (1993) è stata un punto di riferimento in bergamasca per coloro che necessitano di cure ed assistenza medica immediate ed efficaci. L’attenzione alla salute e alla prevenzione ha fatto si che la dirigenza del Centro organizzasse un progetto di medicina integrata in cui medici esperti nelle singole discipline orientino l’uomo verso l’educazione alla cura e al benessere del corpo, dalla prima infanzia sino all’età adulta.Per meglio conoscere le realtà presenti all'interno del Centro Medico Valseriana, in questo mese la redazione di Paese Mio incontra il dott. Oscar Epis, specialista in reumatologia presso l'ospedale Niguarda di Milano e collabora con il Centro Medico da oltre 10 anni. Dott. Epis, che cos'è l'osteoporosi? L'osteoporosi è una malattia in cui le ossa diventano fragili e, quindi, maggiormente predisposte a fratture anche spontanee. Se non si interviene precocemente o se non si cura in maniera adeguata, l'osteoporosi può progredire anche senza sintomi fino a portare a fratture ossee che si i presentano tipicamente a livello di femore, vertebre e polsi. Si tratta di una malattia silenziosa in quanto, nel suo stadio iniziale, non causa dolori quindi non è riscontrabile se non attraverso uno specifico esame non invasivo (MOC). Il costo dell'esame, effettuato dietro prescrizione medica, è alla portata di tutti. Può essere riscontrata anche tramite radiografia ma, a quel punto, la malattia è già in uno stadio avanzato Tutte le ossa possono essere coinvolte ma sono di particolare interesse le fratture del femore che richiedono sempre l'ospedalizzazione e possono alterare la capacità di camminare autonomamente, causando un certo grado di disabilità e la necessità di essere assistiti. L'osteoporosi non è una malattia mortale ma le sue conseguenze possono anche indurre la morte. Pensiamo ai disagi, fisici ed economici, se una persona anziana si rompe il femore: è costretta a rimanere a letto e necessita di assistenza pressoché continua, con la speranza (molto spesso delusa) che torni autonoma. Altre fratture causate maggiormente dalla malattia sono quelle ai polsi e alle vertebre. Queste provocano grave dolore alla schiena, deformità e riduzione dell'altezza. Per inquadrare meglio la malattia può darci anche qualche cifra? La rilevanza dell'osteoporosi deriva anche dalla sua diffusione: l'incremento della vita media che ha caratterizzato gli ultimi decenni ha fatto salire il numero degli individui a rischio di osteoporosi e quindi di frattura, e la tendenza appare inesorabilmente in aumento. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 1990 si sono verificate circa 1.700.000 fratture di femore nel mondo; ne sono previste 6.300.000 per il 2050. Questi numeri impongono una sempre maggiore attenzione da parte delle organizzazioni sanitarie per identificare i soggetti a rischio e le terapie più appropriate, ma rendono anche necessaria una attenta partecipazione individuale soprattutto per quanto riguarda le attività di prevenzione. Secondo la Fondazione Mondiale dell'osteoporosi sono le donne ad essere colpite maggiormente dalla malattia: tra il il 20 e il 25% delle donne sopra i 50anni ha una o più vertebre fatturate. Tra i 60 e 70 anni sono oltre 60 milioni le donne colpite dalla malattia e oltre i 130 dopo gli 80 anni di età. Quindi, l'osteoporosi è una malattia che si manifesta dopo i 50 anni? L'osso non è una struttura dura e senza vita bensì un complesso tessuto vivente. Le nostre ossa forniscono il supporto strutturale per i muscoli e proteggono gli organi vitali. Fino all'età di circa 30 anni, il tessuto osseo si costruisce poi, come succede nel naturale processo di invecchiamento, le ossa cominciano a consumarsi. Nelle donne, la perdita di massa ossea accelera dopo la menopausa, quando le ovaie smettono di produrre gli estrogeni, ormoni che proteggono dalla perdita di tessuto osseo. L'osso è quindi un tessuto vivo in rinnovamento perpetuo. Le fasi di formazione e di distruzione nel corso del rimodellamento osseo, sono normalmente equilibrate nell'età adulta. Quest'equilibrio si svolge sotto la dipendenza di numerosi fattori tra cui la mancanza di estrogeni legata alla menopausa (ma questo meccanismo si osserva anche nelle persone anziane dei due sessi) e la carenza di vitamina D. Oltre al sesso, alla menopausa e alla senescenza, vi sono anche malattie a carico del sistema endocrino, gastrointestinale, reumatologiche o ematologiche, che possono contribuire e aggravare l'insorgenza dell'osteoporosi, così come stili di vita scorretti quali scarsa esposizione al sole, diete incongrue, eccessiva magrezza, fumo di sigaretta, scarsa attività fisica e farmaci. Spesso, purtroppo, l'osteoporosi non da sintomi o "segnali premonitori", ma può, appunto, manifestarsi improvvisamente con una delle tipiche fratture per fragilità ossea (che hanno importanti implicazioni sociali ed economiche oltre che sanitarie). Tra gli anziani le fratture osteoporotiche, infatti, rappresentano una delle maggiori cause di allettamento e di mortalità, con un'incidenza sovrapponibile a quella per ictus e carcinoma mammario. E' anche per questo che è consigliabile dopo una certa età valutare insieme al medico la propensione personale a sviluppare l'osteoporosi in base ai propri fattori di rischio. Come si stabilisce la presenza o la predisposizione alla malattia e come combatterla? Per misurare la densità minerale dell'osso e dunque il rischio di frattura, oggi abbiamo a disposizione la mineralometria ossea computerizzata (MOC), considerata la metodica diagnostica di riferimento. Per cercare di prevenire l'osteoporosi è importante avere un'alimentazione ricca di calcio, assumere vitamina D, limitare il consumo di alimenti di origine animale e svolgere regolare attività fisica. Quando invece l'osteoporosi è già presente si deve ricorrere all'uso di farmaci che agiscono o stimolando l'assorbimento a livello gastrointestinale del calcio, o stimolando direttamente sull'osso l'azione di deposito del calcio o inibendo l'azione di riassorbimento. BOX Presso il Centro Medico Valseriana, nelle giornate del 20 novembre 2009 e 18 gennaio scorso, è stato eseguito gratuitamente l'esame della MOC per la presenza o predisposizione all'osteoporosi. Le giornate hanno registrato il tutto esaurito in fatto di prenotazioni tanto da indurre la direzione del Centro a ripetere l'iniziativa in un prossimo futuro. Per informazioni, telefonare allo 035 710866 |