Nel dicembre scorso, la Costituzione è stata la protagonista, a Gazzaniga, di un incontro svoltosi all’Isis, alla presenza di alcuni eredi dei bergamaschi che presero parte all’Assemblea Costituente. In quella sede, in tale data, si è infatti inaugurata una mostra dal titolo “Una Costituzione scritta a mano”, interamente realizzata dagli studenti, allievi di quinta superiore di tre realtà scolastiche: “Valle Seriana” di Gazzaniga, “Oscar Romero” di Albino e “Fantoni” di Clusone. La mostra ha incluso ben 130 pannelli dislocati su tre piani dell’Isis di Gazzaniga e gli studenti si sono calati nelle vesti di ciceroni e hanno provveduto ad illustrare ai presenti il prodotto della loro ricerca. L’incontro è durato l’intera mattinata e vi hanno preso parte alcuni rappresentanti dell’Associazione Italiana Costituzionalisti, dell’Ufficio scolastico provinciale, della Prefettura, della Questura e delle sigle sindacali di Cgil e Cisl e dell’Anpi. Una nutrita presenza di persone insomma che, quotidianamente, nei rispettivi ambiti di lavoro, hanno di che confrontarsi con la Costituzione e la giurisdizione che le ruota attorno. Non sono ovviamente mancati, tra gli altri, i dirigenti scolastici Angelo Savoldelli dell’istituto “Romero” di Albino, Antonio Savoldelli del “Fantoni” di Clusone e Alessio Masserini dell’Isiss Gazzaniga, oltre alle rappresentanze comunali: i sindaci di Fiorano al Serio e Gazzaniga, oltre ai comandanti delle stazioni dei carabinieri di Gandino e Fiorano al Serio. Anche l’Università di Bergamo ha presenziato alla mattinata portando un proprio contributo attraverso la partecipazione della preside della facoltà di Giurisprudenza Barbara Pezzini, la quale ha tenuto l’intervento introduttivo dopo il saluto e la presentazione dell’avvenimento ad opera del dirigente scolastico Masserini. Pezzini ha preso la parola incentrando il proprio intervento sul significativo connubio tra la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 e la Costituzione italiana del 1947. “Questi due documenti – ha sottolineato Pezzini – si fondano su principi realmente importanti e perciò meritano di essere considerati con estrema serietà. In qualità di diritti, abbisognano di un apparato legislativo statale e in quanto umani superano qualsiasi frontiera”. Calando poi la disquisizione su una tematica attuale come quella dello straniero, ha poi aggiunto: “In tale senso la Carta costituzionale, all’articolo 35, tutela gli stranieri, riconoscendo la libertà di emigrare e il diritto di ogni uomo a realizzare il proprio progetto di vita, prendendo parte alla comunità dei popoli”.

I ragazzi hanno assistito con interesse anche alle testimonianze, risultate di rilievo, portate dai discendenti dei bergamaschi che presero parte ai lavori della Costituente, ossia: Ferruccio Cremaschi, figlio di Carlo, professore di liceo nonché costituente; Claudio Cavalli, nipote dell’onorevole Antonio Cavalli, pluridecorato e plurilaureato, partigiano e primo sindaco di Bergamo, Città dei Mille, dopo l’avvenuta Liberazione. Presente è stato anche Gian Marco Vicentini, figlio dell’onorevole Rodolfo Vicentini. Per i sindacati erano invece presenti Francesco Breviario della Cisl, Martino Signori della Cgil, e Ornella Revaglia dell’Anpi, oltre a Rosaria Onida di “Tavola della pace”, il vice-prefetto Terrusi e Marco Campana, consigliere comunale di Albino.

“Siamo soddisfatti – hanno commentato alcuni ragazzi – perché questo nostro lavoro ci ha permesso di conoscere un pezzo di storia della nostra giurisprudenza che probabilmente sarebbe rimasto nell’ombra, se non ce ne fossimo interessati con la preparazione di questa mostra. Ringraziamo quindi gli insegnanti che ci hanno assistito nel corso dei lavori e i nostri presidi che hanno sostenuto l’iniziativa”.

Tutti gli studenti hanno ricevuto in dono delle copie della Costituzione, a completamento dell’iniziativa e in ricordo della mattinata trascorsa.

Lucilla Pezzotta