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FIORANO AL SERIO: Un dvd alla memoria del Coro Incas e del suo grande maestro Stampa

Da Fiorano al Serio un omaggio alla musica, quella che nel corso degli anni è diventata patrimonio dell’intera Valle Seriana e non solo, e che si condensa nella tradizione canora dello storico Coro Incas. Proprio in memoria di questo gruppo, sorto nel 1949 a Fiorano al Serio, e in onore del suo fondatore, il maestro Mino Bordignon, è stato prodotto un dvd contenente il percorso storico del coro, responsabile di aver portato il nome di Fiorano al Serio, e quindi di Bergamo, nel mondo.

Facendo qualche passo indietro, è doveroso ricordare l’amara vicenda che ha colpito l’ensemble canora nel maggio 2009, in occasione della morte del direttore del coro Mino Bordignon (martedì 19 maggio 2009) a Milano, all’Istituto dei tumori, che ad agosto avrebbe compiuto 88 anni. Bordignon, nato a Fiorano al Serio nel 1921, aveva iniziato gli studi musicali a Bergamo, perfezionandoli successivamente assieme ad Arnold Grossmann e Wolfgang Scheidt a Vienna e a Berlino. In seguito, si dedicò all’insegnamento in Conservatorio (a Milano, a Mantova e poi anche a Bergamo) e alla pratica della direzione di coro. Fu così che nel 1949 diede vita al Coro Incas, composto da sole voci maschili e specifico nel canto popolare. Nel 1961, aveva fondato anche il coro di voci miste Cantores Mundi di Borgosesia e nel 1979 aveva dato vita ai Civici Cori di Milano e ne rimase direttore per 25 anni fino al 2004, con i quali ha effettuato oltre 600 concerti. Allo scadere del 2004 diede vita a «Un coro per Milano».

Una presenza importante, quindi, quella di Mino Bordignon: lo è stato non solo per il mondo degli amanti del bel canto, ma anche per coloro che in Valle Seriana l’hanno conosciuto e stimato. Proseguendo nella carrellata sulla sua carriera professionale, egli, per più di trent’anni, rimase direttore dei cori della Rai di Roma, Torino, Milano, e guidò anche i Cori del Teatro alla Scala di Milano. Nel 1994 aveva creato il Coro Filarmonico di Valseriana, che ha diretto per un decennio. La sua formazione corale, con cinquanta voci maschili e femminili non necessariamente tutti professionisti, venne da lui condotta a livelli altissimi di qualità canora, per poi passare cinque anni orsono la carica di direttore del coro a Fabio Piazzalunga. Bordignon ha tenuto i suoi ultimi concerti nel 2008. Il 19 aprile 2008, infatti, a Fiorano aveva guidato una serie di complessi (Cantores Mundi di Borgosesia, «Un coro per Milano», l’Orchestra Mousikè di Gazzaniga) nell’esecuzione di Der Messias di Georg Friedrich Händel rivisitata di Mozart. Il concerto aveva avuto due repliche a Milano e una a Treviglio, nella basilica di San Martino e Santa Maria Assunta. Bordignon vinse molti premi, quali: il Viotti d’oro per la polifonia e il canto corale nel 1965; l’anno seguente, invece, vinse la Maschera d’oro per la strumentazione e l’arrangiamento; il premio «Omaggio a Massimo Mila» per l’impegno didattico di una vita; e nel 1990 ricevette l’Ambrogino d’oro di benemerenza civica del Comune di Milano per aver fatto della coralità un tramite tra la musica e la città.

Ora la storia del coro da lui voluto è stata rievocata in un cortometraggio di 32 minuti, su iniziativa del corista Attilio Cacciamatta. Quest’ultimo è fra i 42 coristi storici della formazione: con l’ausilio di 99 immagini, ha restituito le vicende dell’Incas (il cui significato è “Istituzione nuova corale alpina seriana”), ossia del coro che per più di 40 anni ha provveduto a diffondere canzoni alpine e popolari del repertorio tradizionale bergamasco. Il filmato è stato distribuito a tutti gli appartenenti alla formazione originaria e ai rispettivi familiari.

Da diversi anni tale formazione è conosciuta in valle con il nome di “Piccolo Coro” di Fiorano al Serio, diretto dal maestro Mario Maffeis, di cui è presidente Santino Coter. Il coro procede nella sua attività grazie alla passione per il canto condivisa dai suoi componenti, tutti persone adulte che si autofinanziano da sempre per amore del canto e per il piacere di trascorrere insieme, settimanalmente, al Centro sociale di Fiorano, un po’ del loro tempo. Il coro, questo è bene precisarlo, ha mantenuto ben salde la proprie radici storico-culturali, che consentono di continuare a ritenerlo uno dei cori storici della nostra realtà provinciale. Oggi, la compagine canora comprende anche persone che provengono da diversi paesi della provincia; rimane sempre l’affezione al repertorio classico e tradizionale delle origini, quello che lo fa ritenere sempre e comunque figlio del Coro Incas, con l’aggiunta di canzoni religiose, alcuni cosiddetti “spartiti speciali”, tra i quali spiccano anche delle piccole preghiere di San Francesco. Le performance canore sono a cappella, senza accompagnamento musicale e nel corso dell’anno il coro si esibisce soprattutto in valle, ma anche oltre tale confine, in occasione delle diverse date liturgiche o anche in occasione di specifiche manifestazioni.

Il nuovo dvd si aggiunge ad un volume già pubblicato a suo tempo su iniziativa del Comune di Fiorano e del Centro sociale, scritto da Mario Gualdi, intitolato “Il favoloso Coro Incas” e ad un cd con le migliori esecuzioni canore.

Gloria Belotti

 

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