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COLZATE: Quattro chiacchiere con… Stampa

Adriana Dentella, sindaco di Colzate

Nata ad Albino, 56 anni fa, ma da 33 anni residente a Colzate, Adriana Dentella è dal giugno 2009 sindaco di Colzate. Laureata a Bergamo in lingue e letterature straniere (tedesco e francese) nei lontanissimi anni ‘70, è attualmente direttore amministrativo presso l’Istituto comprensivo di Vertova. Il successo elettorale premia una lunga carriera amministrativa, che l’ha vista dapprima sedere fra i banchi della maggioranza, fra l’85 e il ’95, come assessore alla Pubblica Istruzione, nell’amministrazione Buttironi (l’ex-sindaco è presente ora nella sua lista vincente), e poi fra i banchi della minoranza (come successo nel corso dell’ultimo mandato), come consigliere, nella lista “Colzate per tutti”. Ora, guida l’amministrazione comunale, quale espressione di una nuova compagine che si chiama “Vivi Colzate”, formata sempre da elementi della “vecchia” lista civica, ma affiancati da sostenitori della Lega Nord. Dopo la boa dei primi sei mesi di amministrazione, la redazione di MediaValle porge al primo cittadino una serie di domande, per verificare lo stato delle cose e conoscere le linee di intervento per il domani.

Come si sente sulla poltrona di primo cittadino?

Sento la responsabilità di essere a servizio di tutti e cerco con umiltà e senso del dovere di ascoltare ogni problema e trovare tutte le soluzioni possibili per risolverlo unitamente alla mia squadra. I problemi sono tanti, ma occorre affrontarli subito, non lasciare passare il tempo nemmeno per quelli più piccoli che, a volte, sono i più sentiti dai cittadini.

Quali sono state le questioni ereditate dalla passata amministrazione?

Secondo me soprattutto il rapporto cittadini-amministrazione comunale. Vi è stato un po’ di abbandono d’interesse in tal senso da parte della passata compagine amministrativa. Mi auguro vivamente di recuperare il tempo e il terreno perduto, perché facciamo parte tutti di una medesima comunità.

 

Quali gli interventi messi in campo subito dopo la sua elezione?

Innanzitutto, ci siamo dati da fare per riequilibrare un po’ il bilancio che era vicino allo zero. Grazie al lavoro di molti, siamo riusciti ad introitare qualche somma preziosa, quale i crediti nei confronti di Uniacque, e recuperato somme dovute dai Comuni vicini. Inoltre, abbiamo ottenuto un finanziamento a fondo perduto di 227.000 euro per poter mettere in completa sicurezza la scuola primaria con il rifacimento del tetto, l’isolamento, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento dell’accesso. Ce n’era proprio bisogno. In questi giorni, sempre nella scuola primaria, verrà installata una nuovissima aula informatica, con computer di ultima generazione e attrezzata completamente secondo le nuove esigenze. La inaugureremo in questo mese di gennaio. Inoltre, abbiamo dato attenzione al campo sociale: si è costituita una commissione formata dai rappresentanti di tutte le associazioni esistenti in paese, per poter affrontare concretamente la tematica giovanile, affiancando e condividendo pienamente il progetto del gruppo genitori. Abbiamo approvato nuovi regolamenti per il telesoccorso, per contributi alle persone in difficoltà lavorativa, ecc. E’ stata consegnata ai diciottenni la Costituzione italiana, in una serata a loro dedicata, che vorremmo ribadire ogni anno in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica. Il nostro intento è quello di avvicinare i giovani alla vita pubblica, a loro che hanno ben presente cosa serve alla comunità e che saranno gli amministratori di domani. Molte anche le iniziative aggregative: un giornalino di informazione comunale gestito dai giovani che, peraltro, sono bravissimi; una stretta collaborazione con i commercianti per le feste di Natale, fino alla cena del veglione in palestra, che ha visto una straordinaria partecipazione.

E a livello urbanistico?

Da un punto di vista più tecnico, è stato approvato definitivamente il Piano di Governo del Territorio (PGT), ed è allo studio il problema della viabilità e della sicurezza. Inoltre, si sta lavorando con i Comuni vicini – Vertova, Fiorano, Gazzaniga e Cene - in vari ambiti, dal Distretto del Commercio (per dare un po’ di ossigeno ai nostri commercianti in questi periodi di crisi), alla sicurezza, all’attenzione per le nostre montagne e alla loro salvaguardia, alla produzione di energia con il sistema fotovoltaico. I progetti vengono finanziati solo se investono più Comuni e una vasta area, e i nostri 5 Comuni della Media Valle sono perfetti anche geograficamente per poter avere finalità uguali.

Quali sono i rapporti con gli uffici comunali, il consiglio comunale e la giunta comunale?

Chiaramente, come per tutte le cose, ci è voluto qualche tempo per conoscere le persone e il lavoro. Ora, dopo sei mesi, ritengo che come Giunta e Consiglio abbiamo raggiunto un buon affiatamento. Lavoriamo bene, avendo sempre presente qual è il nostro ruolo; anche con gli uffici comunali i rapporti sono buoni; il Comune è un servizio al cittadino e questo occorre tenerlo sempre presente. Anche con il gruppo di minoranza vi è rispetto e comunicazione.

Quali sono gli interenti che ha in animo di realizzare nel 2010?

Cercheremo di ottenere qualche finanziamento per poter mettere in sicurezza anche la scuola dell’infanzia, soprattutto per quanto riguarda l’accesso. Il progetto già c’è: speriamo di poterlo attuare. Mi auguro di poter ristrutturare l’ex-scuola elementare nella frazione di Bondo, creando un centro aggregativo anche nella frazione. Con il bilancio 2010 cercheremo di privilegiare l’aspetto sociale, dal contributo per ogni neonato all’attenzione per i giovani, le famiglie, gli anziani.

Quali i sogni nel cassetto

Beh, quando guardo dalla finestra del Comune, dalla quale si vede anche la Chiesa, mi piacerebbe proprio vedere una piazza vivibile e vivace, che sia anche sagrato, dove davvero ci si incontra, libera dai posteggi delle auto. Chiaramente sarebbe ottimale trovare posteggi magari interrati e perché no, in collaborazione con la Parrocchia, sistemare il campo di calcio. Ma il vero sogno è quello di vedere i cittadini che si sentono parte di una comunità, che collaborano e condividono tutti gli aspetti della vita di un piccolo paese, come forse vi era tanto tempo fa. Speriamo che i nostri giovani siano migliori di noi.

P.T.

 

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